Italia: giovani in svantaggio sistematico

“Parafrasando un recente film, l'Italia non è un paese per giovani. Anzi negli ultimi decenni sono state adottate solo politiche pubbliche a loro avverse che l'introduzione di norme sulla flessibilità del lavoro non è riuscito ad attenuare. Il rischio di saltare una generazione, una sindrome Carlo d'Inghilterra, rimane” afferma Tito Boeri, fondatore de Lavoce.it, oltre che ordinario all'Università Bocconi. Boeri punta il dito sulla mancanza di ammortizzatori sociali che non permettono ai giovani di osare, sostituiti da “un perverso legame tra altruismo privato verso i propri figli ed egoismi pubblici verso gli altri, che riduce la mobilità sociale, rendendo difficili i passaggi tra le diverse classi sociali, anche quando si è molto molto bravi”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome