La Mappa del cibo a domicilio in Italia, di Just Eat, individua 4 grandi tendenze del food delivery che riflettono i gusti prevalenti oggi nella domanda

La Mappa del cibo a domicilio in Italia, presentata da Just Eat, non delinea solo una panoramica delle tendenze del food delivery: offre un'immersione completa nella cucina e nelle preferenze degli italiani, gettando luce su come stiano cambiando le abitudini alimentari in Italia. Grazie alla collaborazione con WGSN (di seguito Wgsn), istituto di ricerca sulle tendenze dei consumi, Just Eat ha individua i nuovi driver che plasmeranno il mondo del gastronomico e del food delivery, e indagato poi in collaborazione con BVA Doxa la risposta degli italiani a questi nuovi trend.

“Attraverso il nostro Osservatorio abbiamo avuto la conferma che il food delivery è sempre più legato alla sfera esperienziale, nella quale il desiderio di scoperta, la felicità di gustare i piatti che si amano o si scoprono per la prima volta e la sostenibilità hanno un ruolo sempre più importante -commenta Daniele Contini, country manager di Just Eat Italia-. Questo cambiamento nelle abitudini alimentari riflette un desiderio crescente tra gli italiani di una maggiore comodità, varietà e accessibilità nei servizi di consegna a domicilio. La nostra nuova visione, «Empowering everyday convenience», interpreta questo nuovo scenario come opportunità per ampliare l’offerta ai clienti che non si limitano a ordinare il loro cibo preferito, ma chiedono la consegna a casa o in ufficio di svariati beni di consumo. Ci aspettano anni di cambiamenti, che vogliamo affrontare continuando ad investire in innovazione tecnologica e nella valorizzazione della relazione con i nostri partner, per alimentare la soddisfazione dei nostri clienti, incrementando la diversificazione del servizio e rendere il delivery un’esperienza ancora più accessibile, sostenibile e gratificante".

Mood food: cibo e benessere emotivo

Secondo una ricerca condotta da BVA Doxa per Just Eat, ordinare cibo a domicilio è spesso associato a emozioni positive, belle, come soddisfazione e relax. Oltre il 90% degli italiani afferma di ordinare un piatto basandosi su emozioni o ricordi positivi, confermando un fenomeno peraltro ben noto di legame per non dire stretta parentela tra cibo e umore. Il concetto di comfort food è strettamente legato a piatti familiari (40%) e a quelli che possono migliorare il nostro stato d'animo (38%). Tra questi, spiccano pizza e focacce per il 60% degli italiani, ma anche dolci (40%), gelati (38%) e cioccolato (32%). Dopo aver gustato il proprio cibo preferito, le emozioni più comuni tra gli italiani riguardano una sensazione di gratificazione (44%) e felicità (41%). L’80% degli italiani si dice interessato a provare un alimento progettato per migliorare l’umore.

Zero Heroes: il futuro sostenibile del food delivery

Il food delivery, ormai parte integrante della vita quotidiana, deve adeguarsi ai nuovi valori della sostenibilità introducendo nuove proposte di prodotti e soluzioni orientati in questa direzione. In Italia, Just Eat è un esempio di azienda che si impegna per la sostenibilità, collaborando con iniziative innovative come Notpla, confezionamento biodegradabile composto da alghe marine, per ridurre l'impatto ambientale e promuovere una consegna più sostenibile.

La recente ricerca condotta in collaborazione con BVA Doxa ha evidenziato diversi aspetti chiave che dimostrano quanto la sostenibilità sia diventata fondamentale nella valutazione dei ristoranti e dei servizi di food delivery. Provenienza materie prime e uso di prodotti locali e a chilometro zero (44%), così come l'adozione di iniziative anti-spreco (42%), sono fattori chiave per definire un ristorante come sostenibile.

Per quanto riguarda il food delivery, gli italiani si dimostrano poi sempre più interessati a opzioni di consegna a ridotto impatto ambientale: il 65% è disposto a un esborso maggiore per una consegna più sostenibile, specialmente fra la Generazione Z. Inoltre, aspetti cruciali come la tutela dei rider (69%), le condizioni meteo (53%) e l'offerta di frutta e verdura di stagione (54%) influenzano notevolmente le scelte dei consumatori.

Dalla ricerca emerge anche che la sostenibilità pesa notevolmente sulle decisioni alimentari, con oltre l’80% degli italiani che considera importante sapere come smaltire in modo responsabile il packaging dopo l'utilizzo.

Fusione di culture: miscela di sapori da tutto il mondo

Nelle aree urbane, dove culture una volta distanti si trovano ora a stretto contatto, il settore alimentare vive una fase di straordinaria contaminazione culturale. Le tradizioni culinarie di tutto il mondo si mescolano e si influenzano reciprocamente, innescando un bel processo di fusione fra sapori e stili di cucina. Questa tendenza può portare standardizzazione dei piatti o, al contrario, alla valorizzazione delle autentiche tradizioni culinarie. In questo panorama, il food delivery e i ristoranti svolgono un ruolo chiave. Da un lato, i consumatori sono alla ricerca di nuovi sapori e ingredienti; dall'altro, chef ed esperti del settore sono influenzati dalle tendenze e dalla domanda di cibi esotici e autentici.

In Italia, è interessante notare un forte interesse per la sperimentazione di sapori intensi e nuovi (22%), soprattutto tra i giovani (25-34 anni), che resta però spesso associata a un forte legame con i piatti familiari (36%). L'interesse per la sperimentazione culinaria diventa particolarmente evidente quando si tratta di piatti difficili da replicare in casa. La maggior parte degli italiani mostra un vivo interesse nell'ordinare cibi e bevande provenienti da culture culinarie diverse a domicilio (34%), ampliando così l'esperienza culinaria grazie al food delivery.

La cucina italo-giapponese è uno degli abbinamenti più apprezzati e sperimentati (47%), mentre i più giovani dimostrano una predilezione per la fusione tra la cucina italiana e brasiliana (46%).

Taste makers: il cibo nell’era social media

L'analisi condotta insieme a BVA Doxa sulla correlazione tra i social media e l'esperienza culinaria ha rivelato quanto sia stretto il legame tra il mondo digitale e quello gastronomico. Il 70% degli italiani dichiara di aver provato almeno una volta a replicare ricette o piatti che hanno visto realizzare da influencer o personaggi famosi attraverso i canali social, mentre il 50% segue almeno un ristorante sui social. L'ispirazione offerta dagli influencer incoraggia i consumatori a esplorare nuovi piatti e a scoprire nuovi ristoranti. Tuttavia, non è solo la riproduzione di ricette a influenzare le scelte. Anche le immagini dei piatti (57%) e degli ambienti dei ristoranti (50%) dimostrano di avere un notevole impatto sulle decisioni. La vista di un piatto delizioso o di un ristorante accogliente sui social media può spingere le persone a prenotare un tavolo o a ordinare da un ristorante che altrimenti non avrebbero considerato. Nonostante l'influenza dei nuovi mezzi di comunicazione, le esperienze passate (42%) rimangono fondamentali nel condizionare le scelte di ristoranti e piattaforme di cibo a domicilio.

Per celebrare queste quattro tendenze culinarie in Italia, Just Eat ha collaborato in esclusiva con Delivery Valley, l'iniziativa culinaria di Maurizio Rosazza Prin e Alida Gotta. Insieme, hanno dato vita a quattro piatti ispirati ciascuno a uno dei trend emersi dal report. I piatti saranno disponibili dal 13 novembre in esclusiva su Delivery Valley e saranno ordinabili attraverso Just Eat fino al 13 dicembre.

 

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