La lotta al sovrappeso si fa anche al supermercato

Impressionanti i dati dell’Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità, sull’obesità in Italia: nel nostro paese le morti attribuibili a sovrappeso e obesità sono state circa 57.000 nel 2002, un decimo del totale.
I più recenti dati Istat indicano che più di un italiano su tre (34,2%) è in sovrappeso, mentre quasi il 10% è obeso. Gli obesi adulti sono ormai un esercito di oltre 4 milioni di persone. E il loro numero è in crescita.  Sovrappeso e obesità sono evidentemente una vera e propria emergenza che coinvolge tutti i paesi e non solo quelli occidentali, con pesanti ricadute in termini sanitari e socio-economici.
All’eccesso di peso sono associate condizioni cliniche – malattie cardiovascolari, respiratorie, osteoarticolari, aumento delle pressione arteriosa, incremento di grassi e zuccheri nel sangue – che determinano una riduzione della qualità della vita e un aumento del rischio di morte.

Il check-up che dà peso al peso
L’iniziativa Dai peso al peso, promossa dall’Istituto Superiore di Sanità, l’IRCCS San Raffaele Pisana, la Società Italiana dell’Obesità e Acaya Formazione & Salute, in partnership con Abbott ed in collaborazione con Coop Italia, punta a invertire la rotta attraverso un approccio integrato basato sulle tre “A” -alimentazione controllata, attività fisica, aiuto medico- che possono portare riduzioni di peso, anche piccole, in grado di assicurare significativi benefici per la salute. L’obiettivo del progetto è, evidentemente, quello di aumentare nelle persone in sovrappeso e
obese il grado di consapevolezza sulla propria condizione di rischio e
incoraggiarle a modificare il proprio stile di vita. Così, in circa 50 centri Ipercoop di tutta Italia, dal 13 febbraio e fino a giugno, le persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni, in sovrappeso evidente o sospetto, potranno eseguire il controllo gratuito dei valori ematologici, misurazione della pressione, misurazione della circonferenza addominale, indice di massa corporea, valutazione della distribuzione di grasso rispetto alla massa magra, e test sul comportamento psicologico nei confronti dell’alimentazione.

Il parere medico
“L’obesità è una vera e propria patologia, non è un problema puramente estetico, è un problema clinico metabolico. E non si risolve semplicemente dando dei buoni consigli –spiega Giovanni Spera, Dipartimento Fisiopatologia Medica, Sapienza Università di Roma e presidente Sezione Regionale Lazio della SIO–. In linea generale occorre favorire l’alimentazione mediterranea, seguendo dei semplici principi: mangiare più volte nell’arco della giornata in quantità ridotte, mangiare di tutto (meno grassi, più frutta e verdura), non rinunciare ai carboidrati. Fare sempre attività fisica, (mezz’ora, un’ora ogni giorno). Rivolgersi a strutture pubbliche o private. In questo percorso il trattamento farmacologico deve essere inserito in un approccio globale che tiene conto del corretto stile di vita”.
Perché si è scelto il supermercato per affrontare un tema così delicato? "Abbiamo pensato di intervenire lì dove ci sono le scelte del consumatore, per orientare il gusto, ma soprattutto lo stile di vita nella giusta direzione- dice Salvatore Puscio, presidente Acaya Consulting, società che fa simulazioni di interventi ospedalieri per preparare meglio i medici alle operazioni reali-. Il progetto nasce da una forte esigenza di testare i problemi di sovrappeso degli italiani e abbiamo deciso di farlo sul campo, offrendo gratuitamente la possibilità agli italiani attraverso degli ambulatori mobili".
Negli Ipercoop, tutti coloro che parteciperanno all’iniziativa troveranno in un manuale con indicazioni e consigli per ridurre il sovrappeso.

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