La Schiaccinoteca Toscana ha 4 locali, di cui 3 a Brescia, uno dei quali in franchising, pdv pilota di un programma di aperture più ampio e interregionale

Il motto di Schiaccinoteca Toscana, il format che mescola street food e ristorazione al tavolo/al banco, creato da Giovanni Capecchi, che è anche curatore delle ricette, è tutto un programma: “Non è bona, è spettaholare!”. Capecchi si riferisce alla schiacciata, quella toscana, ovviamente, che i bresciani possono già gustare da tempo. Il successo riscosso da La Schiaccinoteca Toscana nella Leonessa ha spinto Capecchi e i titolari dell'azienda (Gastronomiamo) a lanciare il franchising con un secondo locale in apertura nel centro storico, via Trieste 17, a pochissimi passi dall’Università Cattolica, dal Liceo Gambara e dal Liceo Arnaldo. Il locale si troverà nel mezzo di un percorso culturale che si svolge da Piazza Vittoria fino al complesso museale di Santa Giulia, Patrimonio Unesco dal 2011. Ricordiamo che quest'anno Brescia è capitale della cultura italiana insieme a Bergamo.

La schiaccinoteca toscanaIl locale di via Trieste è il terzo a Brescia, quarto in assoluto con quello di Pavia, vicino al polo universitario. Gli studenti sono infatti uno dei target principali di questa catena. Pavia è stato anche il primo franchising de La Schiaccinoteca Toscana, ed è, come ci racconta Capecchi, uno dei più grandi e più belli, ricavato da un ex negozio di abbigliamento.

Il menù de La Schiaccinoteca si compone di oltre 35 ricette, con attenzione anche all’offerta vegana e senza glutine. Le schiacciate vengono descritte in ogni loro componente e allergene, i prodotti garantiscono la toscanità al 100% in ogni aspetto, dal mangiare al bere: finocchiona Igp, pecorino toscano, lardo di Colonnata, vino del Chianti.

Nel primo semestre 2023 sono previste diverse aperture, da Rimini a Trento, fino ad Abbiategrasso, alle porte di Milano. Pistoiese di nascita, ma cresciuto e vissuto a Firenze, Giovanni Capecchi, classe 1971, lavora nella ristorazione dal 1989, ed è il punto di riferimento di un team formato da una decina di professionisti impegnati nello sviluppo del concept e nella cura dei capitolati di qualità. "Il nostro format non richiede investimenti proibitivi -spiega Capecchi- perché non richiede grandi spazi -si va dai 50 ai 70 mq- né canne fumarie o cucine particolarmente impegnative. I prodotti sono preparati e forniti dai nostri laboratori diretti e associati, in Toscana".

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