Luigi Bordoni, rieletto presidente di Centromarca, critica il DDL stabilità

Il consiglio direttivo dell'Associazione Italiana dell'Industria di Marca ha confermato Luigi Bordoni come presidente. I vicepresidenti sono: Giorgina Gallo L'Oréal Italia, Francesco Averna Gruppo Averna e Valerio Di Natale Kraft Italia.
"L'industria di marca sta reagendo con decisione a questa delicata fase del ciclo economico -afferma Bordoni-. Attraverso lo sviluppo di sinergie interne, la ricerca di efficienza ed efficacia, la
riorganizzazione dei processi è possibile ottenere vantaggi in termini economici da riversare sull'innovazione, sul costante miglioramento della qualità e sulla comunicazione". Pur in una situazione di stagnazione dei consumi, con una quota di mercato media dell'82,1%, le marche industriali del largo consumo confezionato (prodotti alimentari, per la cura della casa e della persona) restano il punto di riferimento
del consumatore e delle famiglie.

Le quote confermano la centralità della marca
I dati elaborati per Centromarca da SymphonyIRI nel mese di agosto 2012 confermano, in termini di quota di mercato, la centralità
delle grandi marche industriali anche a livello di singoli settori:
drogheria alimentare 84,1%, bevande 91%, prodotti per la cura della
persona 89%, prodotti per la cura della casa 78%, freddo 73%, prodotti
per animali 76%.
Il mantenimento della quota passa attraverso una forte attenzione al
contenimento dei prezzi (nonostante gli aumenti di materie prime,
energia ecc). Secondo le stime di Centromarca, nel 2011 e nel 2012 le
Grandi Marche hanno messo sul piatto circa 7 miliardi di euro per
offrire al consumatore prezzi più bassi e aiutarlo a far fronte alla
perdita di potere d'acquisto.

Giudizio negativo sul DDL Stabilità
"Ovviamente l'Industria di marca guarda con crescente preoccupazione
alla contrazione della domanda -sottolinea Bordoni-. Alla fine del
primo semestre dell'anno le vendite di prodotti alimentari e di bevande
sono calate del 4,5%, i pasti e i consumi somministrati nei pubblici
esercizi del 3,9%, l'abbigliamento e le calzature hanno perso il 7,2%… E
il secondo semestre non sta dando segnali di miglioramento".
In un quadro già fortemente problematico si inserisce il pacchetto di misure contenuto nel DDL Stabilità approvato la scorsa settimana dal Governo. "La nostra valutazione -continua Bordoni- è che le misure approvate saranno negative per le famiglie, a prescindere dalla
composizione del nucleo, dai livelli di reddito e dalle spese che si potranno portare in deduzione o in detrazione.
L'aumento Iva, infatti, cancellerà gli sconti fiscali che sono stati concessi, determinerà un'ulteriore perdita del potere d'acquisto e a cascata contribuirà a frenare i consumi, con inevitabili ripercussioni sull'occupazione, sugli investimenti in comunicazione, sull'attività di ricerca e sviluppo". (In proposito leggi il report sui contenuti del Consumer & Retail Summit di GdoweekM@il del 19 ottobre)

Centromarca rappresenta Società di primaria importanza
Del rinnovato organo di governo di Centromarca fanno parte esponenti di primissimo piano delle più importanti industrie di marca operanti in Italia: Antonio Baravalle (Lavazza), Paolo Barilla (Barilla), Alberto Bauli (Bauli), Niccolò Branca di Romanico (Branca), Antonio Bulgheroni (Lindt & Sprüngli), Stefano Clini (Heinz-Plasmon), Angelo Colussi (Colussi), Marina Deserti (D&C), Jean Jacques Dubau (Campari), James Hill (Unilever), Sami Kahale (Procter&Gamble), Gino Lugli (Ferrero), Filippo Meroni (SC Johnson), Francesco Mutti (Mutti), Debora Paglieri (Paglieri), Umberto Pasqua (Pasqua), Antonio Posa (Kellog's), Mario Preve (Riso Gallo), Marco Rosi (Parmacotto), Lamberto Vallarino Gancia (Gancia), Antonio Vanoli (Parmalat), Leo Wencel (Nestlé).

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