Nasce Agrinsieme, la superassociazione fra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Italiane

Agrinsieme intende rappresentare il coordinamento nella rappresentanza delle aziende e delle cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Italiane (che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare).

Contestualmente, è stato nominato coordinatore il presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi, che resterà in carica per la durata di un anno come previsto dal documento congiunto siglato oggi.

Obiettivo: essere intelocutore della politica
"Una parte assai significativa del mondo della rappresentanza agricola unifica le strategie e si propone come interlocutore nei confronti della politica", insomma una sorta di lobby all'amaricana per rappresentare tutoo il mondo dell'agricoltura. Il modello organizzativo è quello del Copa-Cogeca, il momento di raccordo europeo tra tutte le sigle del settore agricolo e cooperativo dei Paesi membri, che è interlocutore unitario della Commissione e del Parlamento della Ue.

Sviluppare la collaborazione
Agrinsieme lavorerà per la diffusione di strumenti di collaborazione tra imprese agricole e tra i diversi soggetti della filiera agroalimentare, agroindustriale e della distribuzione.
Il programma economico in corso di stesura, a iniziare dai settori dei cereali, del pomodoro, degli agrumi, della zootecnia, partirà su diverse aree territoriali.

Programma in 4 punti
1. Politiche di rafforzamento dell'impresa per favorire l'aggregazione in strutture economiche fortemente orientate al mercato. Rilanciare la ricerca e le politiche di supporto al trasferimento dell'innovazione. Sostenere il ricambio generazionale.

2. Sistematica azione di semplificazione burocratica,
diretta a ottenere il riordino degli Enti e delle tecnostrutture
operative, la semplificazione del meccanismo Agea e la revisione del
sistema Sin,  l' unificazione di competenze sia in ambito nazionale sia
regionale per ridurre gli interlocutori amministrativi delle imprese.

3. Politiche di corretta gestione delle risorse naturali (suolo ed acqua),
per coniugare produttività e sostenibilità, valorizzare il ruolo delle
aziende agricole, anche nel campo dei servizi eco-ambientali, sviluppare le agroenergie rinnovabili (biomasse) e nuove opportunità della chimica
verde.

4. Aggiornamento del quadro normativo di riferimento a livello europeo, nazionale e regionale.

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