Nuovo corso di Erbert: focus solo sui piatti pronti

Erbert Milano via Mazzini 22
Ritorno alle origini per Erbert, la start up del retail, ormai cresciuta: ha deciso cosa farà da grande e punterà tutto sui piatti pronti, asporto o consumo in negozio, mantenendo sempre il focus su benessere e qualità degli ingredienti

Ritorno alle origini per Erbert, la start up del retail, ormai cresciuta: ha deciso cosa farà da grande e punterà tutto sui piatti pronti.

Aperta e (quasi) chiusa l’esperienza del supermercato specialty, l’obiettivo per Erbert è quello di puntare tutto sui piatti pronti. Strategia decisa, dunque, e nuovi apporti di capitale dal fondo Oltre Impact: “Continueremo ad aprire ma punti di vendita più piccoli, tra i 150 e i 200 mq, dove l’offerta sarà al 95% di piatti pronti, con posti a sedere per chi volesse consumare in loco -spiega Enrico Capoferri, Ceo dell’insegna-. Il nostro target saranno uffici, studenti, turisti e chiunque voglia una soluzione facile e veloce per il pranzo, la cena o lo spuntino”.

Le novità del prossimo futuro

L’ultimo nato Erbert, situato sotto lo studentato dell’Università Bocconi, è un esempio della nuova direzione intrapresa dall’insegna: 60 posti a sedere in 250 metri quadrati con un’offerta che varia ogni giorno nella sua proposta.

Un’altra novità è l’applicativo rivolto alle aziende che aprirà le porte ai dipendenti delle società convenzionate di poter scegliere tra 200 piatti per il loro pranzo in ufficio. “Sono già 20 le aziende che hanno aderito -dichiara Capoferri-. I tempi sono cambiati, l’avvento dello smart working ha ridotto l’affluenza nelle mense aziendali, privandole del loro senso; invece, le aziende, che della mensa hanno sempre fatto a meno, cercano di rendere il ritorno in ufficio più attrattivo offrendo nuovi servizi di qualità”.

Le società che sottoscrivono l’accordo possono scegliere se offrire il pasto a proprie spese o lasciare che siano i dipendenti a pagare in base alle loro scelte.

Amo il cambiamento e lo vivo con passione, mi occupo di marketing e retail da vent'anni, ho diretto on e off Gdoweek e da qualche anno anche Mark UP. Prima, ho seguito con altrettanta passione cinema e lifestyle, ho scritto di moda e di ristoranti, ho lavorato per la televisione e per la radio. Ho vissuto almeno tre vite e nessuna mi ha annoiata.

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