Per Unicoop Tirreno in Campania continua la battaglia sindacale

Prosegue dunque la procedura di mobilità come confermato dai vertici Unicoop Tirreno ai rappresentanti delle segreterie regionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl ed Uiltucs-Uil e alle rsa. Oggi intanto, presso i 5 punti di vendita regionali, sono arrivati i tecnici di Coop Estense ed Adriatica, le due cooperative emiliane che hanno ufficializzato il proprio interessamento a rilevare personale e logistica.

È con loro che i sindacati vogliono confrontarsi. Per questo, annunciano che la protesta proseguirà con il blocco degli straordinari festivi (cioè di domenica) fino al 18 luglio prossimo, giorno indicato quale data ultima per la presentazione del piano industriale da parte delle cooperative subentranti.

Intervista a Marco Pedroni di oggi
In un intervista pubblicata oggi sul Sole 24 ORE il neo presidente (leggi news) di Coop Italia ha dichiarato che: "Gli ipermercati in particolare al sud devono ritornare all'equilibrio. In Sicilia abbiamo ristrutturato, in Campania andrà sciolto il nodo di Ipercoop Tirreno con un riposizionamento sull'ipotesi di un aiuto da parte di altre cooperative: sia chiaro però che Coop continuerà a operare sull'intero territorio nazionale".

Nuova company?
Quindi ovviamente c'è l'ok a livello nazionale all'intervento da parte delle altre Coop. Nulla è stato chiarito invece, rispetto alla firma del vociferato accordo, grazie al quale, dovrebbe nascere una nuova società equamente gestita insieme con Coop Estense ed Adriatica, che da un lato dovrebbe salvaguardare i livelli occupazionali e dall’altro, rilanciare il marchio in Campania.
Aperta a fine aprile e poi slittata i primi di maggio, l’annunciata mobilità prevede in Campania il licenziamento di 250 dipendenti su 667.

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