Parole chiave di Pit'sa sono sostenibilità e inclusione: a Bergamo lavorano 7 ragazzi con sindrome di Down. Pizze con materie prime di origine vegetale

Pit’sa è un nuovo format di ristorazione basato sul richiamo alle tradizioni agro-gastronomiche locali e alla sostenibilità: piatto forte e indicativo a tal proposito, le pizze realizzate con materie prime di origine vegetale, ottenute da agricoltura tradizionale e non da allevamenti intensivi. L’idea è di Giovanni Nicolussi e Valentina Giacomin, portata avanti con il sostegno delle associazioni Coordown, Aipd (Associazione italiana persone down). A servire le pizze ai tavoli sono infatti 7 ragazzi con sindrome di Down.

“La nostra è una squadra dichiaratamente inclusiva che vuole valorizzare le diversità -è il commento dei due imprenditori-. Vogliamo rappresentare un’opportunità per il futuro delle persone con sindrome di down e per le loro famiglie, dimostrando che anche così è possibile fare imprenditoria nel mondo della ristorazione. La nostra è una pizzeria, ma anche una piccola rivoluzione. Si tratta di una storia un po’ fuori dalle righe, fatta di impasti leggerissimi, ingredienti genuini, condimenti creativi e un servizio insolito".

Pitisa, la pizzeria vegetale con i prodotti del territorioIl prodotto di punta è realizzato e condito con ingredienti di origine vegetale. Esempio: il formaggio fermentino a base di anacardi, 100% vegetale e plant-based, privo quindi di latte e derivati, sostituisce la mozzarella rappresentando un’alternativa vegana per chi ama la pizza ma non vuole rinunciare alla sostenibilità.

Solo due pizze in menù prevedono l’uso di latticini ma anche in questo caso i fondatori hanno individuato come alternativa il formaggio strachi “quadro del Ferdy”, l’agriturismo della Val Brembana noto per la produzione di formaggi da latte di razze antiche, nello specifico da vacche Bruna Alpina Originale e Capre Orobiche, lasciate pascolare liberamente in montagna e munte a mano. O ancora con il formaggio di Malga Telvagola, pascolo estivo di alta montagna tra il Passo Brocon e la Valmalene gestito da Irene Piazza, giovane casara specializzata in produzioni casearie di montagna a latte crudo.

In menù anche pizze con salsiccia vegetale, straccetti di seitan e tanta verdura (friarielli, cialde di pomodori, hummus, peperoncino, santoreggia, frutti del cappero, radicchio, noci, funghi, zucca). Tutte le pizze sono realizzate con farina Antiqua Bongiovanni tipo 1 e servite con una ciotolina a parte del sugo al pomodoro, per accompagnare la scarpetta finale.

Pit’sa è in via Alberto Pitentino 6, aperto tutti i giorni a pranzo e a cena dalle 12 alle 14,30 e dalle 18 alle 23.

 

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