Riconversione di successo: Billa incassa i primi risultati

La scelta di puntare tutto sull'insegna Billa nell'ambito della tipologia supermercato (avvenuta nel 2010) sta pagando anche in Italia: "Con un ritorno in termini di notorietà importante e senza più l'ambiguità del vissuto Standa, mai davvero in linea con le esigenze di uno specialista alimentare" ha affermato il direttore commerciale Andrea Colombo. In termini di clientela effettiva si traduce in un incremento annuale di 5,9 punti. Il nuovo posizionamento di rete multiregionale -da Ventimiglia a Trieste-, omogenea e monoformat (punti di vendita da 800-1.000 mq, nei centri storici e quartieri urbani) nonché monoconcept, interamente declinata alla prossimità, ha reso Billa il best-performer di tipologia nei primi 8 mesi del 2012 (dati Nielsen).

Best performer
Si tratta di un +3,50% alle casse che è, appunto, il dato migliore in una graduatoria di 19 protagonisti distributivi. A sostegno del risultato c'è la leadership su piazza a livello di singoli capoluoghi, consolidata per esempio la situazione a Novara, mentre a Milano Billa ottiene il secondo posto. L'incidenza di fatturato fidelizzato sale dal 63 al 71%, con punte del 74%.
Fra i segreti del successo c'è l'attualizzazione degli store ("mai più un negozio vecchio oltre 7 anni" è l'imperativo Rewe da Colonia) come pure una nuova e maniacale attenzione al prezzo: una sorta di prezzo corretto ogni giorno, per ogni categoria in ciascun punto di vendita. Il che comporta, ovviamente, una revisione profonda dello strumento promozionale. E anche del ruolo dei buyer.
Confermato, infine, lo sviluppo metodico (5 pdv all'anno), mentre da Natale partirà la grande campagna mediatica con respiro triennale.

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