Sab Miller sborsa 7,6 miliardi di euro per l’australiana Foster

SABMiller ha sostenuto che l'affare si inserisce perfettamente  nella sua strategia tesa a coprire i mercati emergenti di Africa, America
Latina, Asia ed Europa dell'Est, che stanno guidando la ripresa del
mercato della birra in tutto il mondo e quindi per questo è stata disponibile a pagare un po' di più del previsto l'acquisto di Foster, visto che l'offerta iniziale era poco più di  7 miliardi di euro. Foster del resto detiene circa la metà del mercato della birra in Australia
Gli analisti finanziari riconoscono che il valore dell'accordo, rispetto alle transazioni concluse di recente, si colloca ai livelli più alti, però occorre anche riconoscere che Foster ha avuto uno dei più alti margini di profitto nel mondo della birra e, inoltre, essendo una delle poche
grandi aziende rimaste sul mercato da acquistare aveva un valore
particolare.
Il Ceo di Foster Giovanni Pollaers ha commentato che l'accordo offre un valore eccezionale per gli azionisti e ha sottolineato che 
"oggi, ancora una volta, oltre a evidenziarsi un futuro roseo per Foster, si dimostra che la produzione di birra nel mondo globalizzato è un business molto interessante". 
SABMiller come advisor ha avuto JP Morgan, RBS, Morgan Stanley e Moelis in accordo, mentre per Foster erano Goldman Sachs, Gresham e Allens Arthur Robinson.

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