Solidarietà alimentare. Uncem: sui siti comunali le modalità di accesso

I Comuni, sui cui siti sono state caricate le modalità di accesso alla "solidarietà alimentare", hanno inoltre previsto buoni differenziati

L'Uncem, l'Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani, ha sollecitato diversi Comuni perché impostassero dei criteri per l'accesso al buono, individuando le categorie di persone privilegiate:

  • prive di occupazione non destinatari di altri sostegno economico pubblico;
  • soggetti con Reddito di Cittadinanza attualmente sospeso, revocato e decaduto;
  • nuclei familiari numerosi; nuclei mono-genitoriali;
  • anziani soli con pensione minima o in assenza di pensione;
  • nuclei che a seguito del Covid-19 si trovano con conti corrente congelati o nella non disponibilità temporanea dei propri beni e non possiedono strumenti di pagamento elettronici;
  • nuclei con disabili in situazione di fragilità economica;
  • partite Iva e altre categorie non comprese dai dispositivi attualmente in definizione a livello ministeriale.

I Comuni, sui cui siti sono state caricate le modalità di accesso alla "solidarietà alimentare", grazie ai 400 milioni di euro stanziati domenica dallo Stato, hanno inoltre previsto buoni differenziati, da 100 euro a salire, in base al numero di componenti del nucleo famigliare. Molti sindaci hanno chiesto ai supermercati e ai negozi del territorio di applicare, per tutti, delle scontistiche sulla spesa.

"Sono tantissimi gli amministratori locali, i sindaci, che negli ultimi giorni hanno deciso di devolvere parte della loro indennità mensile, già bassissima, alla solidarietà alimentare e ai buoni spesa, o alla Protezione Civile - evidenzia Marco Bussone, presidente Uncem-. Così molti parlamentari e rappresentanti istituzionali nei diversi livelli di governo. Segnali di impegno e coesione, esemplari, che generano fiducia e coesione".

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