Viaggiator Goloso, un cammino fatto di scelte e di filosofia

In un libro la storia di un brand nato in un'epoca in cui valori e valore si fondono, forgiati dalla filosofia, determinandone il significato (da Gdoweek n. 1/2018)

Non lo definiremmo un catalogo quello del Viaggiator Goloso, edizione 2018, piuttosto un
manifesto. Un manifesto del fare perchè, accanto ai valori che sostengono la selezione dei prodotti del brand/insegna, presentati nelle primissime pagine: autenticità, trasparenza, gratificazione, ... e l’elenco prosegue impegnando VG a una selezione rigidissima, si affianca la filosofia che sostiene questa selezione: “Il nostro sogno è creare luoghi dove cibo e persone siano felici”. Le indicazioni escono dagli scaffali e diventano legenda per chi vuole sicurezza alla prima occhiata: il fucsia di SL indica il senza lattosio, il verde di veg per vegano, cromie e sigle in aiuto a una spesa veloce sono raccontati nelle pagine del catalogo,  cui si aggiungono i prodotti, accostati per senso, per vicinanza. Raccontati, spiegati, senza edulcorate esaltazioni: fatti e leggende  si mescolano al servizio del cliente che ne trae conoscenza, con linguaggio facile, divulgativo, come del resto sono le “miniguide al cibo felice” che si trovano in negozio e che il catalogo ripropone in alcune categorie: olio, pane, spezie, gin, cacao. Non ci sono tutte, ma (e questo è un parere) quelle “giuste”: quelle così semplici che devono ritrovare valore ... Uova, acqua, quelle “nuove” o innovate che vogliono un approfondimento.

Amo il cambiamento e lo vivo con passione, mi occupo di marketing e retail da vent'anni, ho diretto on e off Gdoweek e da qualche anno anche Mark UP. Prima, ho seguito con altrettanta passione cinema e lifestyle, ho scritto di moda e di ristoranti, ho lavorato per la televisione e per la radio. Ho vissuto almeno tre vite e nessuna mi ha annoiata.

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