Vog, bilancio in grande crescita con un + 23%

Qualità, organizzazione e forte tendenza alla internazionalizzazione. Sono questi i pilastri alla base delle positive performance del Consorzio Vog, che nella stagione 2010/11 ha realizzato un incremento del fatturato pari al 23% rispetto all'esercizio precedente, facendo segnare vendite per 443 milioni di euro. I numeri sono stati resi noti durante la Assemblea Generale che ha approvato all'unanimità il bilancio 2010/2011 dell'organizzazione che riunisce 17 cooperative melicole dell'Alto Adige/Südtirol.
In tutto sono state 663.155 tonnellate le mele conferite dai 5.200 soci del Consorzio nel 2010, contro le 735.310 del 2009. Meno frutta, ma di qualità superiore: come rivelano i dati, la stagione scorsa i frutti di Categoria I sono aumentati dell'8%, a fronte di un netto calo delle mele di Categoria II (-11%), e di quelle da industria (-46%).

Export
Questa situazione ha favorito la azione commerciale del gruppo, che ha saputo cogliere le opportunità di mercato derivanti da un raccolto molto contenuto nei 27 paesi dell'Unione Europea, il più basso degli ultimi dieci anni. In particolare, la abbondanza di frutti di piccolo calibro disponibili nei magazzini del Vog è servita a rispondere alle richieste provenienti dai mercati chiave come la Germania, Inghilterra e Scandinavia. La buona domanda proveniente dall'export ha contribuito a mantenere stabili i prezzi lungo tutto l'arco della stagione.
“Il confronto con il 2009/10 è positivo e siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti -ha commentato Gerhard Dichgans direttore del consorzio Vog- Siamo riusciti a garantire ai nostri produttori liquidazioni remunerative, dopo una stagione 2009/10 deludente. La campagna 2010/11 è stata ricca di numerose scommesse. Oltre alla messa in opera della nuova strategia commerciale, che prevede la centralizzazione di vendite e fatturazione a partire dal 1° agosto 2010, abbiamo sviluppato nuovi mercati nel bacino del Mediterraneo e nei paesi dell'Est Europeo, che si riveleranno strategici nei prossimi anni”.

Temperature troppo alte
“Le temperature sono state troppo alte fra fine agosto e settembre e il clima sempre molto secco. Solo a partire da metà settembre sono arrivate anche le giornate di fresco. Nonostante questo, aprendo ora le celle ad atmosfera controllata, abbiamo constatato che la conservabilità della frutta non ha risentito di questa condizione, e ciò rappresenterà un punto di forza della nostra offerta a partire dal secondo periodo di commercializzazione che comincerà a gennaio.” prosegue Dichgans.
Grandi aspettative sono riposte inoltre nelle varietà a Club come Kanzi, Modì, Jazz e Pink Lady, che negli ultimi anni sono state capaci di conquistarsi un loro posto nel carrello della spesa dei consumatori.

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