Molecola in cerca di un palcoscenico internazionale

È nata quasi per gioco, cinque anni fa a Torino, Molecola, la cola realizzata solo con ingredienti italiani partendo da un’antica ricetta piemontese di metà Ottocento. Perché un hamburger italiano, assemblato con ingredienti a Km zero, deve essere accompagnato da una cola altrettanto local. Oggi la bevanda esce dall’ambito locale per lanciarsi nel canale Horeca. E lo fa con una nuova veste, la bottiglia di vetro disegnata da Curve Creative Studio ispirandosi al profilo delle dive anni Cinquanta e realizzata da Verallia. In contemporanea arriva sul mercato la versione bio & fair trade, a base di ingredienti provenienti da coltivazioni biologiche e dal mercato equo e solidale, come lo zucchero di canna e il guaranà.

Oltre che nelle tre hamburgherie gourmet torinesi gestite da Francesco Bianco e Graziano Scaglia, Molecola è presente da tre anni negli scaffali delle principali insegne della gdo in Piemonte, nei punti di vendita Autogrill e da qualche mese a Fico e negli Eataly italiani e stranieri, compresi quelli di New York e Chicago. L’anno scorso ne sono state prodotte 3,5 milioni di pezzi, quest’anno l'impresa punta a raggiungere i cinque milioni di unità (un terzo lattine da 33 cl, un terzo Pet da mezzo e da un litro e un terzo bottiglia di vetro). La bottiglia è stata pensata per esaltare le particolarità del prodotto nel contesto della ristorazione e la lavorazione ergonomica e antiscivolo (che richiama la cucitura sartoriale) è destinata a incrementare la user experience, abbinando estetica e funzionalità. Nella parte inferiore è stampato il nome della bevanda in braille per rendere ancora maggiore l’accessibilità del prodotto. L'export tocca Australia, Corea, Paesi Arabi, Russia, Francia, Svezia e Brasile.

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