Coprob, un patto per dare valore allo zucchero 100% italiano

Unire gli sforzi di istituzioni, gdo e industria e dal 2019 la cooperativa commercializzerà anche il biologico

A seguito di una situazione sempre più precaria per i produttori di zucchero italiani, Coprob – Italia Zuccheri, la cooperativa che rappresenta l’unica filiera nazionale del settore, chiede un “patto per lo zucchero italiano”, un tavolo che riunisca il Governo, l’industria alimentare e la grande distribuzione per fare sistema e salvare quello che resta della produzione nazionale; una petizione per la quale sono state raccolte 15mila firme tra soci collaboratori e consumatori.

L’istanza è stata ribadita dal presidente di Coprob Claudio Gallerani nel corso dell’incontro annuale con i soci per la presentazione dei dati di bilancio 2017 e delle strategie future. Nel corso dello scorso anno il valore delle vendite dello zucchero italiano è calato di 182 euro/tonnellata a causa del surplus produttivo internazionale e delle operazioni di smaltimento delle eccedenze da parte dei produttori Nord europei verso Paesi comunitari deficitari del Sud, Italia in testa.

Coprob e il patto tra gdo, industria e istituzioni

Per risollevare le sorti della produzione saccarifera italiana Coprob si propone come partner dell’industria agroalimentare e della gdo per linee di prodotti realizzati con materia prima 100% di origine nazionale.

Il direttore generale Stefano Dozio annuncia che per esempio con Irca è stato siglato un contratto di fornitura di 4 anni a un prezzo superiore alla quotazione di mercato: “L’obiettivo è arrivare nel 2020 con metà della produzione valorizzata”. Sono già numerosi i marchi dell’industria e della gdo italiana che si riforniscono da Italia Zuccheri (Mulino Bianco, Sammontana, Scaldaferro, Molecola, Pasticceria Fraccaro, Viaggiator Goloso).

10.000 tonnellate di zucchero biologico dal 2019

La strategia commerciale di Coprob punta inoltre sullo zucchero biologico raffinato e grezzo e sullo sviluppo di Nostrano, lo zucchero grezzo 100% italiano.

La commercializzazione del bio inizierà con la compagna 2019 e sono in corso di conversione 1.500 ettari per una produzione di oltre 10mila tonnellate, mentre il Nostrano è entrato in Esselunga e dal 2019 sarà disponibile anche per la grande industria.

Coprob ha chiuso il 2017 con un risultato netto consolidato di 3 milioni di euro.

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