Lo Speck Altoadige chiude il 2012 tenendo le posizioni

Cresce la domanda di prodotto preaffettato e confezionato, pronto per l'uso, tuttavia nel complesso lo speck ha mantenuto le posizioni, soprattutto per il prodotto a marchio Igp, e rafforzato l'export in Europa rispondendo ad una domanda in costante crescita.

Flessione del 3% nel numero di baffe
In totale, lo scorso anno sono state prodotte 6.193.603 baffe di speck in Alto Adige, pari a circa 27.500 tonnellate, con una flessione del 3% rispetto all'anno precedente. Confermato soprattutto il buon risultato produttivo per lo Speck Alto Adige con il marchio Igp, che rappresenta circa il 38% del totale e ha registrato una flessione marginale dell'1%.

Regioni settentrionali e vaschette
In Italia, e in particolare nelle regioni settentrionali, viene venduto il 65% della produzione di Speck Alto
Adige Igp; il restante 35% viene invece esportato all'estero. Lo Speck Alto Adige è infatti uno dei
prodotti italiani di salumeria maggiormente esportato. In testa troviamo la Germania con il 29% della
produzione totale, seguita dall'Austria (3%) e da nuovi mercati quali Belgio, Slovenia, Repubblica Ceca,
Polonia, Usa e Giappone. Interessante, inoltre, il boom delle vaschette di speck preaffettato e confezionato: nel 2012 ne sono state prodotte 28,2 milioni, il 24% in più rispetto all'anno precedente. L'affermazione di questa tipologia di confezionamento rispecchia la mutata esigenza del consumatore di oggi, alla ricerca di m soluzioni all'insegna della praticità e del risparmio di tempo in cucina, senza rinunciare ad un prodotto di
alta qualità. "Nonostante la crisi dei consumi in Italia, che resta il mercato principale per lo Speck Alto Adige Igp, abbiamo registrato solo un leggero calo della produzione -spiega il presidente del Consorzio Tutela Speck Alto Adige Andreas Moser-. Il bilancio per il 2012 è comunque più che positivo e il motivo principale va ricercato nello sviluppo dell'export".

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