Ad aprile consumi e produzione in discesa libera

Peggiora il trend dei consumi. L'indicatore dei Consumi Confcommercio (Icc) segnala ad aprile una riduzione del 2,8% in termini tendenziali -quinto risultato negativo consecutivo da dicembre scorso e il peggiore da marzo 2011- ed una flessione dello 0,3% rispetto a marzo. E non sono migliori le notizie dal fronte della produzione, dato che secondo le prime stime di Confindustria, a maggio la produzione industriale ha registrato un -0,6% in termini congiunturali; in ulteriore ridimensionamento sono risultati, nello stesso mese, gli ordinativi (-0,9%).  Come se non bastasse, il quadro nazionale non potrà non risentire del terremoto perché le aree colpite contribuiscono (mettendo le intere province colpite) per circa il 4% alla ricchezza nazionale.

I dati
Tornando ai dati dell'associaizone dei commerciali guidata da Carlo Sangalli (nella foto)il  quadro d'insieme evidenzia un deterioramento della domanda per quasi tutte le macrofunzioni di spesa che compongono l'Icc. La riduzione più sensibile ha interessato il segmento relativo alla mobilità (-16,0%), che sconta anche gli effetti del progressivo e deciso aumento della fiscalità.
Dinamica negativa per i beni e i servizi ricreativi, mentre le spese per i beni e servizi per la cura della persona, che nei mesi precedenti avevano segnalato una certa dinamicità, hanno mostrato, ad aprile, una dinamica non favorevole, con una stasi dei consumi in valore a cui però fa da riscontro una tenuta dei volumi (+2,4%).
Continuano a fare eccezione alla generalizzata tendenza alla riduzione, i consumi per i beni e i servizi
per le comunicazioni (+9,9%), che segnalano un tasso di crescita decisamente più contenuto rispetto a quanto registrato nei mesi precedenti.

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