Cresce la sensibilità ecologica dei consumatori italiani. Ispo Ricerche, l’istituto per gli studi sulla pubblica opinione di Renato Mannheimer, ha realizzato per conto di Assobioplastiche uno studio sugli atteggiamenti degli italiani nei confronti della chimica verde e delle sue principali applicazioni, tra cui i bioshopper.
Alta approvazione
Elevato il consenso verso la norma che ha messo al bando i tradizionali shopper di plastica, a favore invece di materiali ecocompatibili: rimane costante, infatti, dalla prima delle tre rilevazioni effettuate (maggio 2011, gennaio 2012, novembre 2012), la certezza che si tratti di un passo in avanti nel rispetto dell’ambiente e l’idea che un’imposizione di legge sia positiva se costringe ad essere più responsabili dal punto di vista ambientale (circa 90% di consensi per entrambe le posizioni).
Poca consapevolezza
Sull’opportunità della legge gli italiani non sembrano avere dubbi, così come non mettono in discussione la necessità delle sanzioni e l’urgenza delle stesse, che per molti (62%) sarebbero dovute entrare in vigore sin dal 2011. Si registra solo un leggero calo della quota di chi sa della distinzione tra biodegradabile e compostabile, che non raggiunge la metà degli intervistati. Tra le caratteristiche dei compostabili, la resistenza rimane sempre uno degli aspetti più criticati in particolare per il riutilizzo dei bioshopper per la spesa. Non si riscontrano invece particolari criticità per il riutilizzo per la raccolta differenziata, per la dimensione, per l’odore e per il prezzo alla cassa, fattori ritenuti accettabili per più del 50% dei rispondenti.