Caseificio Tomasoni lancia l’eCommerce (e la partita del d2c continua)

Uno shop online di oltre 30 referenze fresche e stagionate con consegna rapida e gratuita dai 40 euro: così i produttori guardano a nuove strade

Mentre la gdo si focalizza sulle private label, l'industria muove anche nel food verso il d2c, sia che si tratti di colossi, sia di realtà locali. Gli esiti di questo fronte di sviluppo parallelo sono ancora tutti da immaginare e dedurre, ma nel frattempo possiamo vederne i primi step evolutivi attraverso esempi concreti.
Questo il contesto in cui si situa il lancio da parte di Caseificio Tomasoni del proprio eCommerce di formaggi freschi e stagionati, prodotti con latte veneto raccolto all’interno di un raggio di 40 chilometri dallo stabilimento produttivo.

Sullo shop online sono disponibili anche delle box assortite, con consegna rapida e gratuita a partire dai 40 euro. Un nuovo canale per "presidiare quei punti di contatto strategici in grado di rispondere al meglio alle nuove esigenze di consumatori sempre più digitali", conferma Eva Tomasoni, responsabile marketing di Tomasoni. Lato logistico, Caseificio Tomasoni spedisce i prodotti per mezzo di contenitori isotermici di polistirolo con panetti di gel refrigerante che permettono di mantenere la catena del freddo inalterata durante tutto il processo di consegna. Si tratta, nel complesso, di una proposta ben strutturata sia nel servizio che nella fruibilità del portale, che consente peraltro di agganciare l'acquisto delle referenze in modo immediato alle attività online e social, come quella con le mamme influencer già sperimentata dall'azienda.

L’idea dello shop online – continua la responsabile marketing – è nata ancor prima della pandemia, quando abbiamo percepito che il mercato di diversi settori merceologici si stava muovendo verso questa direzione. La pandemia ci ha dato ulteriore conferma che in Italia l'eCommerce è un trend che continuerà a crescere e che le persone sono ormai pronte a questa esperienza di acquisto. Noi abbiamo voluto cogliere questa opportunità nonostante il settore merceologico dei 'freschi' sia un segmento di mercato che ancora non è sviluppato a pieno. Siamo felici e orgogliosi di essere tra i primi nel settore caseario a far conoscere il prodotto in un modo nuovo e più diretto, dal Caseificio al consumatore finale senza alcun intermediario.”.

La partita del d2c, insomma, si conferma a tutti gli effetti aperta e consente, come in questo caso, di creare piccoli presidi che trasformano la "visita in fattoria/caseificio e così via" in comoda esperienza virtuale, ma pur sempre autentica e rassicurante. Una soluzione che, garantendo il contatto diretto con il produttore e pagando a lui direttamente il frutto del suo lavoro, risponde anche alle nuove esigenze di sostenibilità. Infine, non è ardito ipotizzare che questi piccoli presidi potrebbero in futuro aggregarsi, cambiando nuovamente le regole del gioco.

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