Cecco e Mami: nuove referenze per il brand Il Poggiarello

Le due etichette di vino Cecco e Mami e un bianco Emilia Igt ampliano l'offerta del brand Il Poggiarello che valorizzano la tradizione

Un dialogo tra passato e futuro ha ispirato il lancio di nuovi item per il marchio Il Poggiarello. “Ci siamo inventati qualcosa di nuovo frugando nel nostro passato, tra le foto in bianco e nero e i racconti di chi c’era quando è nata la nostra realtà” spiega l'azienda.

Si tratta di due etichette di vino Cecco e Mami, un rosso di struttura prodotto con uve Barbera, Bonarda e Cabernet, e un bianco Emilia Igt prodotto con uve Malvasia di Candia aromatica. “Dai nostri vigneti più vecchi sono i due vini più innovativi della linea Il Poggiarello” prosegue la società.

Sull'etichetta, realizzata in collaborazione con un ragazzo piacentino che vive e lavora a Barcellona, campeggia il nome del vino ma senza alcun logo dell’azienda con una grafica che richiama quella delle scritte del mercato fatte a mano. Sono, infatti, scritte volutamente grosse e sgangherate in cui nessuna lettera assomiglia a un’altra. È stato usato, quindi, un linguaggio schietto grazie al quale si vuole esaltare il territorio piacentino, dove ha sede l'azienda.

Le caratteristiche di Cecco e Mani

Cecco ha una gradazione alcolica del 14% vol, va servito a una temperatura di 14-16°C, ha un colore rosso rubino carico con un sapore strutturato e tannico con un discreto residuo zuccherino. Viene effettuata una raccolta manuale in cassette di cui una parte viene raccolta tardivamente allo scopo di assicurare ai grappoli una maggiore concentrazione zuccherina e aromatica. Segue una lunga macerazione a contatto con le bucce a temperatura controllata. Il vino viene poi affinato in barriques di rovere francese per circa 12 mesi, utilizzando legni nuovi per la porzione di vino ottenuto da uve surmature. Segue una breve maturazione in vasca d’acciaio, quindi l’imbottigliamento.

Mami ha una gradazione alcolica del 13,5% vol e va servito a 4-6°C. Entrambi sono proposti in bottiglia da 0,75 cl Borgognotta pesante. Ha un colore giallo carico con riflessi dorati e una buona acidità combinata con una complessa mineralità. Anche in questo caso si effettua una raccolta manuale in cassette e una parte delle uve viene raccolta tardivamente. Segue una pressatura soffice. La fermentazione viene condotta a una temperatura controllata, il vino ottenuto dalle uve surmature viene affinato in barriques di rovere francese di secondo e terzo passaggio. Per il resto del vino invece si prevede un affinamento in acciaio. Viene poi eseguito l’assemblaggio in vasca, al quale segue l’imbottigliamento.

1 commento

  1. Bellissima pubblicità “cecco e Mami nati e cresciuti a Piacenza” ma la scodella bianca, che si usa al posto del bicchiere, si chiama scodellino o scudlein.

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