Continua il boom del bio che incassa un ulteriore +7,4%

Rispettano l'ambiente e sono salutari. Sono probabilmente questi due fattori a determinare un costante trend positivo dei prodotti biologici. Infatti, secondo i dati provenienti dal panel di famiglie italiane Ismea/Nielsen, gli acquisti di biologico confezionati nel primo semestre del 2009 sono aumentati, a valore del 7,4%1, registrando un incremento superiore a quello rilevato nel 2008 (+5,4%). Un dato che risulta ancora più significativo se si considera che l'andamento dei consumi alimentari, nel loro complesso, sono rimasti sostanzialmente stabili in valore nel primo semestre 2009.

Ortofrutta premium
Il trend a valore della prima metà dell'anno in corso, comunque, deriva anche dai forti aumenti fatti registrare da alcune delle principali categorie di prodotti biologici.
In particolare l'ortofrutta fresca e trasformata che ha visto crescere il valore delle vendite del 38% circa, trainata dal consistente incremento di frutta e ortaggi freschi, ma anche dal notevole rialzo degli acquisti di confetture.
Trend molto positivo anche per le uova (+24%) e le bevande (alcoliche e non alcoliche +11,6%), tra cui spiccano gli incrementi dei succhi di frutta, della birra e del vino.
Trend negativo del 3-4%, invece, per gli  acquisti di lattiero-caseari e di prodotti della prima colazione (caffè, tè, biscotti, dolciumi ecc), comparto quest'ultimo che aveva già negli anni scorsi mostrato, in controtendenza rispetto al dato generale, segnali di cedimento.
Perdono terreno rispetto anche i prodotti per l'infanzia (-18,2%) e l'aggregato pane, pasta, e riso (-13% circa)3.
Una discreta crescita registrano invece gli acquisti in valore di miele (+10,4%) e di gelati e surgelati (+7,1%).

I best seller
Nonostante le variazioni riportate, la distribuzione della spesa è rimasta sostanzialmente simile a quella degli ultimi anni: le prime tre categorie in ordine d'importanza - ortofrutta fresca e trasformata, lattiero caseari, prodotti prima colazione- coprono oltre il 55% del totale acquisti, a dimostrazione di una consistente concentrazione dei consumi. Permane dunque ancora una forte concentrazione degli acquisti su pochi prodotti, anche se il fenomeno è in diminuzione rispetto al 2008.
Il prodotto bio più consumato in termini monetari nella prima metà del 2009 è ancora rappresentato dalle uova, grazie anche al buon incremento registrato rispetto al primo semestre 2008 (+24,3%). Le uova inoltre presentano un peso sul valore totale dei consumi domestici di bio confezionato pari ad oltre l'8%.

I consumi per area geografica
Il consumo di prodotti bio nel primo semestre 2009 evidenzia una concentrazione, come negli anni passati, nelle regioni settentrionali del paese (Nord Ovest 43,8%, Nord Est 28,0%), mentre il Centro e la Sardegna (20,4%) e in particolare il Sud e la Sicilia (7,8%) rivestono ancora un peso minore. Rispetto ai primi sei mesi del 2008, inoltre, ha guadagnato quote di mercato in modo particolare il Nord Est, mentre perdono terreno esclusivamente le aree del Sud e della Sicilia.
Tali tendenze dipendono dalle diverse dinamiche che hanno interessato gli acquisti nella prima metà del 2009. I trend dell'anno in corso, infatti, evidenziano da un lato lacrescita più sostenuta dei consumi nel Nord Est (+12% circa), e in misura minore (intorno all'8%) nel Nord Ovest e nel Centro e nella Sardegna.
Dall'altro lato si evidenzia invece un forte calo, anche se in associazione a valori di mercato ancora contenuti, nel Sud e nella Sicilia (-10,7%, Tabella 2) che accentua il divario tra le aree centro-settentrionali e meridionali in termini di consumi.

L'andamento per canale distributivo
Il trend per canale evidenzia una crescita in quasi tutti i quelli monitorati: ipermercati e supermercati, con un andamento migliore dei primi rispetto ai secondi (+13,5% contro +5,4%); notevole crescita si registra nelle superette (39,7%), a cui si è contrapposto un calo pressoché della stessa entità (-40%) nei negozi tradizionali, sebbene tali variazioni in entrambi i canali siano associate a livelli di acquisto modesti.
Crescono invece i consumi nei discount (+16% circa), canale che però riveste un ruolo ancora limitato nell'ambito del biologico.

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