È il terzo anno di emergenza Covid19 e sono ancora poche le aziende gdo che assicurano i dipendenti. Fra le virtuose spiccano Unieuro e Unicomm

Unieuro, insegna e catena leader nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, e Unicomm (Gruppo Selex) nel settore alimentare, sono fra i primi e pochi attori della grande distribuzione a prevedere una copertura assicurativa contro i rischi da Covid (contagio e/o malattia). Unieuro ha rinnovato anche per il 2022 la copertura assicurativa in caso di contagio da Covid-19, a tutela degli oltre 5.800 dipendenti della stessa Unieuro e della controllata Monclick. La polizza prevede indennizzi sia in caso di ricovero sia durante il periodo di convalescenza, oltre a un servizio di assistenza che garantisce supporto medico e prestazioni post-ricovero quali la consegna dei farmaci e della spesa a domicilio.

Paolo Botticelli

"Con il riacutizzarsi dell’epidemia, abbiamo scelto di infondere certezza e maggiore serenità ai colleghi che dovessero contrarre il virus, offrendo loro l’accesso a indennizzi e un supporto concreto che semplifichi la gestione della vita familiare in un momento particolarmente complesso -commenta Paolo Botticelli, Human Resources Director di Unieuro-. L’estensione della copertura assicurativa rappresenta quindi un segno di attenzione dalla particolare valenza sociale ed economica, che rafforza ancor di più il legame tra Unieuro e le sue persone.”

Food: il caso unico e nuovo di Unicomm

In un contesto in cui la pandemia da Covid-19 non sembra essere ancora superata e i contagi sono tornati a salire, Gruppo Unicomm (associato di Selex Gruppo Commerciale, che occupa il secondo gradino del podio della distribuzione moderna italiana) ha deciso di rinnovare anche per il 2022 un pacchetto di garanzie e servizi riservato ai suoi 7.500 dipendenti contro i danni causati dal coronavirus. Unicomm è presente con 7 insegne in 7 regioni italiane e oltre 250 punti vendita diretti.

La novità importante inserita all’interno del contratto di assicurazione è l’indennità per reazione avversa al vaccino, che si affianca alle indennità già previste nel biennio 20-21: quella per il ricovero e quella per la convalescenza da Covid-19, nel caso in cui il collaboratore sia stato ricoverato in terapia intensiva.

Mario e Marcello Cestaro

"La vaccinazione sta consentendo di arginare la pandemia e oggi la situazione negli ospedali non è nemmeno paragonabile a quella di un anno fa, ma vediamo che le varianti del virus stanno comunque riportando i contagi a livelli molto preoccupanti –spiegano Marcello e Mario Cestaro, da sempre alla guida del Gruppo-. Ringraziamo tutti i nostri collaboratori che hanno deciso di vaccinarsi, come scelta di responsabilità per se stessi e per gli altri: i vaccini hanno dimostrato di essere sicuri ed efficaci e sono l’unico strumento che abbiamo per fronteggiare il virus. Noi, anche quest’anno abbiamo voluto fare la nostra parte, rinnovando per il terzo anno l’assicurazione per tutti nostri dipendenti contro il ricovero da Covid-19, inserendo anche l’indennità per la reazione avversa al vaccino, sebbene sia ormai scientificamente chiarito che si tratta di un’eventualità assolutamente residuale".

I collaboratori di Unicomm avranno a disposizione una centrale operativa 24h su 24, tutti i giorni dell’anno per richiedere pareri medici immediati o Informazioni sanitarie telefoniche, mentre nei 30 giorni successivi alle dimissioni potranno richiedere la prenotazione di prestazioni sanitarie, il trasporto in autoambulanza dall’ospedale al domicilio, l’assistenza infermieristica specializzata domiciliare e il counseling psicologico. La copertura assicurativa sarà attiva fino al 31 dicembre di quest’anno. Naturalmente l’assicurazione si aggiunge alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.

Vuole essere un modo per ringraziare i nostri collaboratori per il loro impegno quotidiano --aggiungono i fratelli Cestaro- in alcuni momenti di questa pandemia i supermercati sono stati tra le pochissime attività rimaste aperte, svolgendo una vera e propria funzione sociale  Chi lavora all’interno dei punti vendita è costantemente in contatto con altre persone, perché ascoltarle, dialogare e cercare di soddisfare le loro esigenze è parte integrante di questo lavoro. Come azienda abbiamo cercato di fare la nostra parte fin dai primi mesi di pandemia, assicurando tutti i collaboratori in caso di ricovero da Covid-19, perché la gratitudine nei loro confronti non fosse espressa solo a parole ma attraverso atti concreti”.

Domanda assicurativa in aumento

Il riacutizzarsi dei contagi e dell'infodemia terror-driven guidata dalle nuove varianti ha fatto da lievito per il terzo anno consecutivo alla paura e alle nosofobie collettive spingendo in alto la domanda di coperture specifiche a livello di assicurazione. Da un'indagine per conto del comparatore Facile.it dall'istituto mUp Research attraverso 1.072 interviste CAWI a un campione di individui in età 18-74 anni rappresentativo della popolazione italiana adulta, emerge che a novembre 2021 erano 3,6 milioni (pari al 6% della popolazione) gli italiani che ne avevano sottoscritto una per la prima volta, portando a 16 milioni il numero dei nostri connazionali con una polizza di questo tipo.
Il 34% dei 3,6 milioni di nuovi assicurati ha sottoscritto la polizza per timore della pandemia. A dimostrazione del crescente interesse degli italiani per un prodotto prima poco diffuso in Italia è anche il notevole incremento (27% anno su anno) delle ricerche online legate a queste polizze. Nel secondo semestre del 2021 ha fatto registrare rispetto ai primi sei mesi dell'anno un +9% per le ricerche online di polizze vita.

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