Everli assorbe l’iva sui prodotti essenziali

Nuova iniziativa di Everli che, per contrastare l'inflazione e sostenere i consumatori, ha deciso di assorbire il costo dell'iva su alcuni prodotti

In un periodo di inflazione come quello che stiamo vivendo, gli operatori del settore attuano varie soluzioni per sostenere le famiglie e il potere d'acquisto. In un contesto di questo tipo di incardina l'iniziativa portata avanti da Everli, il marketplace della spesa online, che ha assorbito il costo dell’iva su alcuni prodotti essenziali e ha, al tempo stesso, condotto un’indagine per fotografare le abitudini di spesa degli italiani ai tempi del carovita.

L'iniziativa #SpesaEsclusIVA prevede l'assorbimento del costo dell’Iva sui prodotti per la protezione dell’igiene intima femminile, quali tamponi e assorbenti, e sui beni essenziali per l’infanzia, come biberon, latte in polvere, pannolini e omogenizzati.

"Riconosciamo le sfide che gli italiani stanno affrontando a causa dell'inflazione e del carovita e comprendiamo l'impatto che l’attuale scenario economico ha avuto e sta avendo sulle abitudini di acquisto delle persone. Siamo consapevoli che al giorno d’oggi alcuni prodotti essenziali possono rappresentare una spesa significativa, ma non evitabile -dichiara Alessandro Angelini, Coo/Cfo di Everli-. Da sempre Everli si pone l’obiettivo di essere accanto ai consumatori, di ascoltarli e rispondere alle loro necessità, compresa una maggiore attenzione al risparmio. Siamo quindi orgogliosi di presentare oggi la nostra iniziativa #SpesaEsclusIVA, che mira a semplificare l'accesso ai prodotti essenziali per la persona e la famiglia, assorbendo il costo dell'Iva su numerosi articoli come assorbenti, pannolini, omogeneizzati e altri beni per donne e bambini. Fare la spesa online non aiuta solamente a gestire al meglio gli impegni quotidiani, ma crediamo che possa rappresentare un vero e proprio aiuto per semplificare la vita delle persone e al tempo stesso supportarle al meglio in questo periodo di incertezza economica".

La fotografia dei consumi

Secondo la ricerca di Everli, l’inflazione pesa sui carrelli dello Stivale, con il 67% degli intervistati che ammette di spendere di più rispetto a prima per gli stessi prodotti. A essere maggiormente colpite dal caro prezzi sono le donne, che dichiarano di aver percepito rincari pari al 10% (percentuale riportata dal 63% delle intervistate), contro una media del 5% riferita dagli uomini (stima dichiarata del 66% degli intervistati). Secondo l’indagine condotta da Everli oltre la metà degli intervistati (57%) dichiara di spendere tra i 200 e i 300 euro al mese al supermercato, mentre solo 1 su 4 (25%) riesce a comprare tutto ciò che gli serve con meno di 200 euro.

Ma quali sono i comportamenti messi in atto dagli italiani per far fronte ai rincari quando fanno la spesa?

  • Cercano di evitare gli acquisti superflui (42%)
  • scelgono maggiormente i prodotti in offerta (33%)
  • sfruttano anche i programmi fedeltà che garantiscono sconti speciali (27%)
  • si orientano verso le private label (18%).

Dallo studio svolto da Everli emerge anche che 7 italiani su 10 hanno ridotto i loro acquisti al supermercato negli ultimi 12 mesi a causa dei rincari.

Si tagliano le bevande alcoliche (43%), frutta e verdura secondo l’occorrenza (40%) mentre non si rinuncia a formaggi e affettati (37%) né a snack dolci o salati (29%).

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