Aggiungi alla crisi economica la stangata dell’Imu che andrà pagata entro il 17 di dicembre e si mangerà per molte famiglie la tredicesima: è chiaro che le premesse per le vendite natalizie non possono essere favorevoli. Federconsumatori, con un sondaggio effettuato presso i suoi associati in tutta Italia, ha fatto una stima di quanto sarà più magro per le vendite il periodo natalizio. Il giro d’affari legate alle feste sarà, secondo la Federazione, ricompreso nella forchetta tra i 3,5 e i 3,8 miliardi di euro, con una riduzione rispetto al 2011 di circa l’11-12%. Pertanto, la spesa media a famiglia si attesterà a circa 148 euro.
Le vendite nei settori
Ma come cambieranno le spese nei vari settori? Ecco il dettaglio nell’analisi Federconsumatori. L’abbigliamento e le calzature sono previsti in calo del 16%; le spese per la casa (mobili, arredamento ed elettrodomestici) scenderanno del 26%; la profumeria calerà del 3%, analoga diminuzione per l’elettronica di consumo. Il food vedrà limare le vendite solo dell’1% a dimostrazione che non si è disposti a rinunciare ai manicaretti di fine anno, il turismo calerà del 9%. Unico dato di stabilità quello di libri e dischi, ovvero gli evergreen per chi vuol fare bella figura spendendo poco per un regalo.