Gruppo Camst è una delle più grandi realtà nella ristorazione italiana ad adottare un piano di decarbonizzazione che l'intera filiera di fornitura

Camst group ha avviato un percorso di misurazione del proprio impatto ambientale lungo la catena del valore, per arrivare a definire un percorso pluriennale di decarbonizzazione: in linea con i propri obiettivi di Società Benefit e con le azioni di sostenibilità d’impresa e lotta allo spreco alimentare messe in campo già negli anni precedenti,

Un progetto in tre fasi

Il progetto sarà strutturato in più fasi di lavoro. Le principali sono tre. La prima, in corso di realizzazione, misura le emissioni di CO2 dirette e indirette che l’azienda genera durante tutte le fasi della catena di valore (dalla produzione di prodotti agroalimentari al packaging, passando per il trasporto e il magazzinaggio, sino alla distribuzione e all’arrivo nei punti di ristoro) individuandone i punti/le zone più inquinanti.

La seconda fase consisterà nello sviluppo di azioni migliorative per mitigare l’impronta ambientale, definendo gli obiettivi da raggiungere.

Una terza fase è quella di compensazione in cui quella parte di emissioni CO2 che non può essere ridotta, andrà compensata con l’acquisto di crediti di carbonio per supportare economicamente progetti certificati a impatto climatico positivo per l’atmosfera.

Gruppo Camst avvia il piano pluriennale di decarbonizzazione
Francesco Malaguti, Presidente di Camst group

Un piano che coinvolge l'intera filiera

Camst group è una delle più grandi realtà in Italia, nella ristorazione e nel facility management, ad adottare un piano di decarbonizzazione pluriennale che coinvolge l’intera filiera, compresa la catena di fornitura.

Essere sostenibili significa mettere al centro le azioni, i comportamenti e le scelte di sviluppo, focalizzate non solo sui problemi a breve termine ma anche, e soprattutto, su quelli a lungo raggio – commenta Francesco Malaguti, presidente di Camst group. - Continueremo a valorizzare il territorio attraverso l’uso responsabile delle risorse, la riduzione degli sprechi e il rispetto dell’ambiente. Per farlo lavoreremo all’attuazione di progetti di economia circolare, valutando l’impatto della produzione di beni e servizi del nostro business. Grazie all’impegno di tutta la cooperativa, riusciremo a guidare la nostra attività imprenditoriale verso obiettivi concreti e misurabili, rafforzando ulteriormente la nostra natura sostenibile”.

Per la misurazione degli impatti ambientali e la definizione della strategia di decarbonizzazione, l’azienda in questo percorso è supportata da Ecoinnovazione, spin off di Enea, società specializzata nei campi della eco-progettazione, delle analisi di sostenibilità e dell’economia circolare. Ad accompagnare Camst group nella definizione della nuova analisi di materialità d’impatto secondo le logiche di doppia materialità richieste dalla futura direttiva del reporting di sostenibilità, sarà invece SCS Consulting.

L'urgenza della direttiva europea (CSRD)

"L'urgenza di interventi di decarbonizzazione è purtroppo evidente a tutti per la crisi climatica che stiamo vivendo -commenta Paolo Masoni, presidente di Ecoinnovazione. - Per evitare che questi interventi possano provocare l’aggravamento di altri impatti ambientali, quali ad esempio l'inquinamento, il consumo di suolo, risorse ed acqua, Camst group ha intrapreso la misurazione non solo delle emissioni di gas clima alteranti generate direttamente e indirettamente dall'intera catena del valore, ma di un set di 16 indicatori di impatto".

Un tema che sta acquisendo una sempre maggiore rilevanza all’interno del dibattito politico nazionale ed europeo è, senza dubbio, quello dell’ambiente e, con l’entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), un numero sempre maggiore di imprese sarà chiamato a misurare e ridurre le proprie emissioni lungo tutta la catena del valore -aggiunge Giovanni Ravelli, senior manager area sostenibilità di SCS Consulting-. In questo contesto in rapida crescita, aumenta il valore di iniziative, come la strategia di decarbonizzazione di Camst, che mirano ad anticipare l’evoluzione normativa e a strutturare un piano d’azione concreto per la riduzione delle emissioni tramite la combinazione di approcci strategico-manageriali con strumenti analitici basati sul ciclo di vita”.

Fondamentali in questo percorso, saranno gli accordi di partnership e interdipendenza che l’azienda continuerà a costruire e solidificare con dipendenti, fornitori, clienti, partner, enti pubblici e altri stakeholder chiave, al fine di aumentare la creazione di valore condiviso e di ridurre l'impronta ambientale dell'intera filiera.

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