I problemi del Grana Padano

Offerta troppo frammentata e concorrenza senza regole nella commercializzazione di formaggio alla gdo sono i due principali problemi per il Grana Padano. Lo segnala la relazione, presentata oggi da presidente uscente Nicola Cesare Baldrighi (foto) nell’assemblea del Consorzio di Tutela tenutasi a Rivoltella del Garda (bS).
L’analisi si fonda sui dati. La produzione 2008 è cresciuta dell’1,96% rispetto al 2007, ma è calata dello 0,04% rispetto al 2006. Le scorte nel 2008 sono calate del 7,12% rispetto al 2007, attestandosi a 1.084.163 forme rispetto a 1.167.300 forme dell’anno precedente, cioè il livello più basso degli ultimi dieci anni.
Nel 2008, però, il prezzo di vendita all’ingrosso non ha compensato i costi di produzione, rappresentati per circa l’85% dal valore del latte alla stalla ed i caseifici hanno prodotto in perdita.

Il contributo alla stagionatura
La recente eliminazione del contributo alla stagionatura sottrae infatti annualmente circa 10 milioni di euro al Grana Padano. Poiché la stagionatura riguarda i prodotti di maggiore qualità il taglio, ha sottolineato Baldrighi,  rappresenta un danno per i produttori e i consumatori, non compensato dalle restituzioni all’export. Queste infatti garantiranno un recupero inferiore al 10% del contributo eliminato.

Il mercato
Il 2008 ha visto rafforzarsi la leadership del Grana Padano sui mercati. I consumi nazionali dell’ultimo bimestre, secondo i dati Nielsen dic.2008/gen.2009, sono cresciuti del 3,4%, e l’annata dic. 2007/ nov. 2008 al +2,6% rispetto alla scorsa annata. La quota di mercato del Grana Padano tra i formaggi duri tipici italiani sale così al 48,1%, unica a registrare un segno positivo.
Tra i formati, nel segmento grattugiato e bocconcini il Grana Padano ha raggiunto il 15,5% del totale; pure i pezzi con crosta crescono leggermente, raggiungendo il 35,9% del totale, e le forme vendute intere alla distribuzione occupano il rimanente 48,6%.

L'export
Notizie meno positive dall’export, dopo oltre un decennio di aumenti a doppia cifra. Le proiezioni sul 2008 registrano infatti una flessione del 2,8%, mantenendo comunque le forme destinate all’estero al di sopra della soglia del milione di forme, a quota 1.132.000. L’assemblea ha votato il nuovo Consiglio di amministrazione, che sarà chiamato a eleggere il presidente nel corso della sua prima riunione.

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