I Tv rallentano i Raee

Closeup of a appliance repairman unplugging the control panel to a broken dishwasher.
Scende la raccolta di rifiuti elettrici ed elettronici (-3,1%) anche per la fine dell’effetto bonus per i televisori. La raccolta media pro-capite si assesta a 5,92 kg per abitante

Nel 2023 in Italia sono state avviate a corretto riciclo oltre 349mila tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), in calo del 3,1% rispetto al 2022. È quanto emerge dal rapporto annuale 2023 del Centro di Coordinamento Raee, che da oltre 15 anni sintetizza i risultati della raccolta complessiva effettuata sul territorio italiano. I dati presentati sono il risultato della raccolta dei sistemi collettivi e di quella diretta effettuata dalle aziende della raccolta attive sul territorio e gestita nell’ambito del sistema ufficiale. Più nel dettaglio, lo scorso anno i sistemi collettivi hanno gestito complessivamente 349.345 tonnellate di rifiuti elettronici, che significa circa 11mila tonnellate in meno rispetto al 2022. A questo dato si deve poi aggiungere la raccolta volontaria effettuata dai singoli consorzi, che ammonta a 786 tonnellate. Il risultato conferma l’andamento negativo emerso due anni fa, va però sottolineato che la contrazione dei volumi di raccolta è più contenuta rispetto a quanto registrato lo scorso anno ed è determinata esclusivamente dalla flessione a doppia cifra del Raggruppamento 3 - Tv e monitor che dopo la crescita esponenziale del 2021 legata al bonus Tv, ha proseguito nella fisiologica parabola discendente registrando il -32,9% rispetto al 2022. In controtendenza con l’anno precedente, crescono invece tutti gli altri quattro raggruppamenti. La raccolta media pro-capite scende di conseguenza a 5,92 kg per abitante, in flessione del 3,1% rispetto al 2022.

Raee, raccolta in crescita

Alberto Canni Ferrari, presidente del Centro di Coordinamento Raee

“Mai come quest’anno -dichiara Alberto Canni Ferrari, presidente del Centro di Coordinamento Raee- l’interpretazione corretta del risultato complessivo richiede un’analisi approfondita alla luce delle performance dei singoli raggruppamenti. Certo, è indubbio che gli incrementi dei volumi di grandi e piccoli elettrodomestici, di elettronica di consumo e delle sorgenti luminose avviati a riciclo non sono sufficienti a ridurre il gap che ancora separa l’Italia dal target di raccolta stabilito dall’Unione Europea. Possono però rappresentare uno stimolo importante per tutta la filiera per continuare a fare ancora di più e per ambire a risultati sempre più performanti”. “L'incremento dei piccoli Raee -prosegue Canni Ferrari -, conferma l'efficacia delle attività di microraccolta e comunicazione, previste negli accordi di programma e per le quali i produttori di Aee e i loro sistemi collettivi hanno assunto da diversi anni un impegno economico diretto che continua nel corso del 2024. In particolare, questi specifici investimenti sono parte dei finanziamenti complessivi mirati all'efficientamento del sistema destinati ai comuni, che nel 2023 sono stati pari a oltre 28 milioni di euro”.

Raee, migliorano i volumi

“Il traguardo raggiunto nella raccolta dei piccoli Raee -conclude il presidente- è altresì l'esito del contributo sinergico e diretto del centro di coordinamento che anche nel 2023 si è impegnato per promuovere e stringere relazioni con soggetti terzi quali enti di ricerca, università, associazioni di rappresentanza di aziende attive nella vendita, installazione e manutenzione di Raee. Si tratta di soggetti tutti detentori di Raee dual use nei confronti dei quali sono destinate attività di formazione e il servizio di ritiro dei rifiuti elettronici”. Come sottolineato, quattro raggruppamenti su cinque registrano un miglioramento dei volumi di raccolta rispetto al 2022. I Raee di R1 - Apparecchi per lo scambio di temperatura con fluidi, che rappresentano il 29% del totale raccolto, totalizzano 101.106 tonnellate, e crescono del 2,2% rispetto al 2022. R2 - Grandi bianchi, che incide per il 35% sulla raccolta complessiva, segna il +3,8% per un totale di 121.973 tonnellate. La migliore performance la registra R4 - It e consumer electronics, apparecchi di illuminazione, ped e altro che in forza del +7,4% raggiunge le 76.698 tonnellate. Più contenuti i volumi di raccolta di R5 - Sorgentiluminose, pari a 1.885 tonnellate, ma anche loro in crescita del 3,6% rispetto all’anno precedente. Vale la pena ricordare che si tratta di prodotti con peso medio piuttosto basso. Seppure tutti positivi, questi andamenti non sono in grado di compensare la contrazione a doppia cifra di R3 - Tv e monitor i cui volumi di raccolta scendono a 47.683 tonnellate.

La geografia dei Raee

Nel 2023 sono solo sei le raccolte regionali a segno positivo: si tratta di quelle del Molise (+14,1%), seguita da Emilia Romagna (+5,4%), Abruzzo (+3,5%), Marche (+3,1%), Umbria (+2,7%) Friuli Venezia Giulia (+1,8%). Se invece si analizza l’andamento dei flussi di raccolta in termini di macroaree, si nota una frenata trasversale. A differenza del 2022 però la battuta d’arresto più significativa non si registra più nel Nord Italia, bensì al Sud, dove i quantitativi complessivi raccolti segnano un -8,3%. Molto più contenuti i cali delle raccolte nelle restanti macroaree: il Nord registra una flessione dell’1,3%, il Centro dell’1,1%. Ne consegue che le regioni del Nord conservano il primato in termini di volumi di raccolta complessiva, pari a 181.406 tonnellate e con un’incidenza del 52% sul totale, e mantengono il primato per raccolta pro capite (6,63 kg/ab), mentre quella del Centro si conferma superiore alla media nazionale (6,14 kg/ab). Il forte calo nella macroarea Sud fa invece atterrare il dato pro capite dell’area a 4,72 kg/ab.

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