Il planning and order point Ikea di Milano compie un anno

Ikea milano albricci
Ikea introduce nello store gli accessori preferiti dai visitatori e presenta il Life at home report che conferma l’importanza dello spazio-casa

Il Planning and Order Point Ikea di via Albricci a Milano festeggia il suo primo anno di apertura in grande, proponendo un nuovo allestimento. Infatti, il punto di vendita della catena di arredamento scandinava dedicato alla progettazione di cucine, soggiorni e camere da letto, fa l’upgrade: all’ampio spazio dedicato alla consulenza e alla progettazione degli spazi si affianca anche una selezione di accessori che è possibile acquistare. Ikea, infatti, ha deciso di ampliare l’offerta dello store con i prodotti più amati e richiesti dai visitatori del punto di vendita di via Albricci.

Lo store milanese, quarto aperto in ordine di tempo nel territorio della città metropolitana, si sviluppa su 800 mq ed è stato inaugurato il 22 dicembre 2021. In questo anno di tempo, gli esperti progettisti del Planning and Order Point Ikea hanno accolto ben 60mila visitatori. Ma quali sono le abitudini dei consumatori in questo segmento d’acquisto, alla luce anche del carovita?

Life at home report di Ikea

Ikea ha presentato la nona edizione della ricerca Life at home report intitolata “Una casa che parla di noi”, secondo la quale la casa continua a confermarsi uno spazio tanto fisico quanto mentale la cui cura estetica è fondamentale per il benessere dell’individuo. “Gli spazi in cui viviamo giocheranno un ruolo sempre più importante in un’ottica di benessere ed equilibrio”, commenta Edoardo Posani, country selling manager di Ikea Italia. 6 intervistati su 10 hanno affermato che la propria casa rispecchia la loro personalità, dato in lieve calo per le generazioni più giovani (5 su 10) forse a causa della capacità di spesa.

Il report Ikea del 2022 evidenzia quali sono gli elementi che gli italiani reputano più importanti nella creazione degli spazi della propria abitazione in linea con la propria personalità. Il 43% del campione identifica in questo ruolo gli oggetto d’arredo scelti e acquistati personalmente, il 40% lo spazio necessario alle proprie esigenze e il 32% gli oggetti con un valore affettivo.

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