Industria-Retail: il fascino indiscreto delle partnership

Da sempre caratterizzati da conflittualità, oggi i rapporti idm-gdo, argomento spinoso, ma intrigante, sembrano aggiungere alla tradizionale asprezza la ricerca di soluzioni innovative.

Qualcosa si sta muovendo in direzioni diverse con un unico obiettivo: rafforzare la shopping experience dei consumatori, attraverso collaborazioni di nuova generazione tra retailer e idm, che guardano oltre il category.

Spazio dunque a gestioni condivise di reparto  per creare zone di attrazione e di traffico, che garantiscano maggiori vendite e rotazioni più elevate, come
dimostrano i casi:

  • della cosmetica nell’ultimo Iper (Finiper) a Vittuone (Mi),
  • del petfood, settore nel quale Purina e Carrefour
    stanno passando dalla gestione del lineare alla realizzazione di
    shop-in-shop (soluzione in progressivo sviluppo in gdo come nelle gss)
    focalizzati sul servizio, proponendosi come un’area di consulenza a
    360.  

Anche il concetto di “consulenza” assume nuove accezioni e diventa sinonimo di:

  • decentralizzazione del reparto (come nell’ormai pluriennale esperienza Quick -Sisa- ed Amadori);
  • partnership, intesa come comune visione e coinvolgimento del business, nel caso dell’area dell’abbigliamento di Coop e Olimpias (Gruppo Benetton);
  • differenziazione,
    con l’inserimento di aree distintive, che suggeriscano un
    posizionamento diverso: rientra in questa categoria la collaborazione,
    nata per caso, tra Unes e Academia Barilla, in fase di ampliamento.
  • collaborazione con esperti, come nell'esperienza Il Gigante La Camera della Moda Italiana.
  • terziarizzazione della logistica di reparto, come nella sperimentazione Gruppo Megamark (Selex) e Unilever.

In crescita anche le operazioni promozionali con “respiri” educativi, legate
- al tema ecologico come nel caso di Esselunga, Philips e a2aGdoweek 475, 30/3/09, pag. 25),
- a benessere-bellezza-alimentazione, come nell’operazione AlixirBarilla e Sephora.

Shop-in-shop e rapporti diretti con i consumatori

Esperienza maturata da tempo dai department store, classico esempio laRinascente e Coin, oggi, la formula shop-in-shop va diffondendosi anche al di fuori di abbigliamento e accessori, rivelandosi particolarmente adatta alle esigenze di visibilità e differenziazione delle insegne di elettronica di consumo.

Le soluzioni variano da isole brandizzate, sorta di esposizioni privilegiate che sottolineano lo sforzo innovativo dell’azienda, a spazi di circa 40 mq nei quali presentare l’intera gamma aziendale nel nuovo stile di comunicazione. Proposte che potrebbero funzionare anche negli ipermercati, che negli ultimi anni hanno visto “sfumare” il business legato all’elettronica di consumo a favore proprio delle gss.

Alcuni esempi significativi:
DimmidiSì con Sadas (Despar), Hp con Saturn e Carrefour, LG con Euronics, Saturn e Media World, Tim

L’opportunità dell’internazionalizzazione

Un altro genere di collaborazione, ancora tutta da valutare, è legata alle potenzialità che un’insegna può garantire alle aziende nello sviluppo di reti all’estero. È il caso di Crai che, con l’apertura dello store Piazza Italia a Pechino, apre nuove opportunità anche per le aziende italiane, elemento essenziale per costruire veri assortimenti made in Italy.

Gestione comune dei dati

È una delle aree che possono contribuire in misura significativa a generare efficienza nel rapporto tra industria e distribuzione. Proprio dalla necessità di migliorare la precisione e l’affidabilità del processo di comunicazione e sincronizzazione delle informazioni di prodotto, nasce il nuovo servizio di Catalogo Elettronico lanciato da Indicod-ECR basato sugli standard di GS1, in partnership con il provider SA2 Worldsync che fornisce l’infrastruttura tecnologica e le operation.

Coop Italia e Johnson Wax sono state le prime due aziende in Italia a collaborare su un progetto di catalogo elettronico per lo scambio delle informazioni logistiche e di marketing sui prodotti.

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Allegati

Industria-Retail: il fascino indiscreto delle partnership
Cover story | Gdoweek 480 | 4 maggio 2009 | di Marina Bassi, Enrico Sacchi |

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