Ing Direct: l’indice di benessere finanziario è in crescita solo nel Nord Ovest

L'Ibf (Indice di Benessere Finanziario) Ing Direct è in discesa nei primi mesi 2013: ha raggiunto il minimo storico nei suoi due anni di misurazione, toccando quota 40,8 punti (-1,4 rispetto allo scorso trimestre quando era 42,2) dai 46,5 della primavera 2011. Si consideri che 50 corrisponde a medio benessere.

Andamenti per aree
L'unica area che va bene in Italia sembra il Nord Ovest che evidenzia un dato in controtendenza: l'Ibf cresce da 41,5 a 47,8 con un balzo di 6,3 punti tornando quasi ai livelli di marzo 2011.
In diminuzione, invece, il Sud Italia (indice 33,3), Nord est e Centro che due anni fa registrava il maggior livello di ottimismo, mentre nel 2013 è per la prima volta sotto la media nazionale, a quota 39,5.

L'Ibf di Ing Direct misura il comfort percepito in relazione a 6 dimensioni della finanza personale: risparmio, reddito, bollette e spese, investimenti, debito a breve e a lungo termine. La scala va da zero a 100, dove 100 corrisponde al massimo comfort, 50 a medio, 0 = massimo disagio.

Risparmio a rischio

Preoccupazioni vengono dal risparmio dove l'Ibf è sceso sotto la media, passando da 40 a 37,5 punti. Un trend in buona parte riconducibile al diminuito benessere sul fronte del reddito dove l'Ibf passa da 43 a 41,8: un andamento confermato anche dai dati Bce diffusi ad aprile secondo i quali le famiglie italiane sono tra le ultime in Europa per reddito (nono posto su 15 paesi).

I più ottimisti: gli over 55
Stabile il benessere nella dimensione "spese quotidiane e bollette", fermo intorno a 43 punti. In lieve ripresa l'Ibf per i debiti a lungo termine, rappresentati dal mutuo, che si assesta a 39,3 punti.

Per quanto riguarda le fasce anagrafiche, i più ottimisti sono gli over 55 fra i quali si registra l'indice più alto (45 vs 37,8 per i 18-34enni, 39,3 per i 35-44enni, 37,2 per 45-54enni).

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