L'inquinamento causato dall’industria della moda è tra i più significativi e rappresenta non soltanto un problema ambientale ma anche etico. Da questo presupposto parte l'iniziativa della start up Kool, nata per aiutare i negozi a risolvere il problema delle rimanenze di magazzino e che supporta gli utenti ad acquistare consapevolmente grazie a una mystery box. “L’idea di creare Kool è nata durante il lockdown quando molte realtà commerciali faticavano a vendere i propri capi ma non avevano fondi e competenze sufficienti per aprire un eCommerce. Abbiamo capito che un grande problema delle boutique vicine a noi era la gestione dell’esubero di merce e con Kool vogliamo dare un’alternativa sostenibile e accessibile sia ai commercianti che agli utenti” spiega Alice Sebastianis, co-founder di Kool.
Come funziona Kool
Il modello scelto da Kool si ispira alle soluzioni di Too Good To Go nel settore del food. Come partecipare? Una volta al mese, i negozi in autonomia selezionano tra le proprie rimanenze di magazzino capi e accessori che vengono inseriti all’interno di box che gli utenti acquistano “a scatola chiusa” con uno sconto del 60%. Ogni negozio può scegliere autonomamente quali articoli inserire nelle fashion mistery box che vengono aperte alle vendite solo una volta al mese per 72 ore. L’utente, dopo aver scelto il proprio negozio preferito, aver indicato la propria taglia e genere, può acquistare una box che contiene dai due ai cinque articoli a “sorpresa”. Per stuzzicare la curiosità dell’utente, prima dell’acquisto Kool svela sempre un capo, mentre dei restanti articoli comunica solo la categoria di appartenenza.
Gli obiettivi
Nata a febbraio 2022, Kool ha già convinto più di 25 negozi nelle province di Modena e Bologna ed è alla ricerca di nuovi negozi da aggiungere al network. “Il nostro obiettivo è quello di ridisegnare il settore del fashion discount: permettere ai negozi di evitare l’errato smaltimento e l’inquinamento che si andrebbe a generare e dare una seconda vita a prodotti che visto il costo elevato non avrebbero trovato acquirenti. Abbiamo scelto di non servirci di un magazzino: ogni negozio crea autonomamente la box e la spedisce, eliminando uno step intermedio dispendioso” aggiunge Miriana Massimini, co-founder di Kool.