Mario Monti: un po’ di ossigeno per le imprese creditrici dello Stato

"Il Governo s'impegna a ridurre di circa 20/30 miliardi di euro, già nel 2012, i debiti accumulati dalla Pubblica amministrazione". Lo ha detto Mario Monti, presidente del Consiglio, nell'illustrare i 4 decreti attraverso i quali l'Esecutivo intende recepire, entro la fine dell'anno, la Direttiva europea sui ritardati pagamenti.
Il creditore, come spiega una nota Ansa, invia richiesta all'amministrazione debitrice che ha 60 giorni di tempo per rispondere. Se questo processo di certificazione non arriva entro 60 giorni, il creditore si può appellare immediatamente alla Ragioneria provinciale che verifica, e nel caso di mancata certificazione, per non giustificabile rallentamento certifica in prima persona. "Finiti i 60 giorni o nei successivi 60 - precisa Vittorio Grilli, vice ministro dell'Economia - nel caso le amministrazioni non siano veloci come sperato, il creditore può rivolgersi al sistema bancario e con questa garanzia aggiuntiva può ricevere un'anticipazione bancaria".
Stiamo parlando di crediti/debiti con l'Amministrazione centrale. Per quelli invece che riguardano le imprese e le amministrazioni locali, le cose sono un po' più complicate perché è necessaria la Conferenza Stato-Regioni.

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