Mele Val Venosta, stagione positiva

Buone le vendite, con un raccolto 2008 già commercializzato per oltre l’80% e con realistiche prospettive di vendere il 20% residuo prima di ottobre. Qualche difficoltà a tenere i prezzi medi della scorsa stagione, netto incremento della produzione biologica (+31%), lancio sul mercato con successo del nuovo marchio amélie. Cosi riassume l’andamento della stagione 2008-2009 per il Consorzio VI.P, che riunisce  le Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta, il direttore Josef Wielander (nella foto).
Punto di partenza del successo commerciale si sono rivelate sia l'abbondanza e la qualità del raccolto sia le tecniche di conservazione impiegate: le mele della Val Venosta vengono raccolte tra la fine di agosto e l’inizio di ottobre, ma sono disponibili per tutto l’anno sempre gustose e croccanti, intatte nel gusto e nel profumo, grazie all’utilizzo della D.C.A. (Dynamic Controlled Atmosphere), il metodo di stoccaggio del tutto naturale utilizzato da VI.P.

Export
Per quanto conecerne le vendite Wielander osserva: “Il 2009 ha confermato l’importanza dei paesi scandinavi, dei paesi della penisola iberica ed soprattutto della Germania, che con il 12% del totale vendite continua ad essere il più importante mercato di sbocco; confidiamo che il prossimo anno l’est Europa e la Russia in particolare diano risultati migliori di quest’anno, non particolarmente positivo anche a causa della abbondante produzione polacca". Il core business resta comunque l’Italia con il 60% del totale, dove le cooperative venostane hanno mantenuto, nonostante la crisi, le quote di mercato sia nella Do che nella Gd. Le previsioni sul raccolto 2009 sono in linea, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, con quelle dell’ultimo quinquennio.

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