Pit’sa è un nuovo format nato a Bergamo, per iniziativa di Giovanni Nicolussi e Valentina Giacomin, con il sostegno delle associazioni Coordown, Aipd (Associazione italiana persone Down), Agpd (Associazione genitori e persone con sindrome di Down), basato sui concetti di inclusività e sostenibilità. Dà lavoro a ragazzi e ragazze con sindrome di Down che servono pizze realizzate con materie prime di origine vegetale e provenienti da allevamenti non intensivi. Apre per la prima volta a Milano (il 28 giugno) in via Cadore 31.
Il prodotto di punta di Pit'sa è realizzato e condito con ingredienti di origine vegetale, come la crema di anacardi, 100% vegetale, riconducibile al gusto di robiola ma derivato dagli anacardi e non dal latte, che rappresenta un'alternativa vegana per chi ama la pizza.
In menù anche pizze con salsiccia vegetale, straccetti di seitan e verdura (friarielli, cialde di pomodori, hummus, peperoncino, santoreggia, frutti del cappero, noci, porcini, zucca). Tutte le pizze sono realizzate con farina Antiqua Bongiovanni tipo 1 e servite con una ciotolina a parte del sugo al pomodoro.
“La nostra è una squadra dichiaratamente inclusiva che vuole valorizzare le diversità -commenta Giovanni Nicolussi, fondatore di Pit’sa-. Vogliamo dimostrare a tutte le persone che vengono a mangiare da noi che l’inclusività nel lavoro è un plus e mangiare da noi fa star bene. A Milano porteremo il Pit’sa Effect, nostro claim di campagna: fare del bene fa star bene e produce reazioni a catena, con effetti a lungo termine. Un po’ come il famoso Effetto farfalla: se mangi da Pit’sa fai del bene e stai bene”.