Parliamo di un progetto di successo, nato in modo simile a tante start-up. La fondatrice Natalie Gordon, ex-manager di Amazon, nel 2011 è in attesa del primo figlio e decide di creare una lista nascita, ma trova l’esperienza molto scomoda e frustrante. Decide quindi di crearsi una piattaforma pratica e semplice che chiama semplicemente Babylist e la lancia online per gli amici, due settimane prima della nascita del bambino. Il progetto funziona così bene e Natalie decide di farlo diventare un business, che è cresciuto negli anni arrivando a superare gli 8 milioni di clienti con una presenza in 4 Paesi: Usa, Canada, Nuova Zelanda e Australia.
Babylist, un mercato in espansione
Oggi negli Stati Uniti una coppia su due decide di creare una lista nascita, ma oltre alla dimensione ampia e crescente del mercato, Babylist ha anche intercettato un bisogno crescente delle coppie in attesa del primo figlio: quello di arrivare preparati all’evento e al cambio della propria vita.
Babylist, approccio phygital
Babylist quindi opera come una piattaforma indipendente che consiglia alcuni prodotti in ogni possibile categoria, per rispondere in modo personalizzato alle esigenze specifiche di ogni coppia, basandosi sui feedback dei propri clienti per il rating delle proposte. Col tempo l’azienda si è resa conto che per i clienti la scelta di poter vedere, toccare e provare dal vivo i prodotti è un elemento determinante. Per questo ha deciso di sviluppare anche il suo canale di negozi fisici. Prima con dei pop-up store, dal 2018 a New York e poi anche in partnership con catene come Nordstrom fino al 2023, anno in cui apre il suo primo permanent showroom a Beverly Hills (Los Angeles): una scelta facilitata dalla chiusura di catene specializzate come Baby “R” Us e BuyBuy Baby. Con l’esposizione dei prodotti dei 36 brand in assortimento, Babylist rende facile valutare, sperimentare e testare i prodotti in condizioni di uso reale. Nello showroom si trovano, infatti, una finta auto per provare seggiolini e una zona con diversi tipi di fondo ‘stradale’ per verificare la tenuta dei passeggini. Oltre a questi prodotti, anche i giochi interattivi sono a disposizione dei clienti. Lo showroom ha predisposto anche corner ‘social’, per Instagram o TikTok, come quello di una sdraietta da neonato a misura di adulto per immortalarsi imitando il nascituro, o il gioco del nome, per coppie indecise che tentano la sorte con un distributore ‘vintage’ di palline per farsi ispirare. La location di Beverly Hills è perfetta per attirare esponenti in vista della jet-set society hollywoodiana, che si prestano volentieri a fare story, selfie e reel, in questi ambienti dinamici, con musica, clienti che ballano, party, anche per i bambini in attesa di un fratellino o di sorellina.
Babylist, per semplificare il lavoro dei neo-genitori
Il concept di Babylist è nato con l’obiettivo di semplificare il processo di progettazione e le varie fasi della lista nascita. I clienti possono inserire qualsiasi prodotto in vendita in qualsiasi canale retail: basta copiare il link al prodotto nella propria lista. È inoltre possibile trasferire liste nascita già iniziate con altri retailer, Amazon incluso. L’approccio quick & easy è sviluppato con coerenza anche nel nuovo showroom: il layout è domestico, con ciascuna stanza dedicata ai prodotti relativi a quel mondo (ad esempio il bagno). Il processo è intuitivo e semplice: ogni item ha un qrcode da inquadrare se lo si vuol inserire nella propria lista. Per orientare e facilitare la scelta dei neo genitori, sono disponibili liste con articoli ‘must have’, gli indispensabili, e i ‘nice to have’, quelli con le migliori recensioni dei clienti. Molto cliccata l’ampia sezione di consigli pratici per i neo genitori, che includono indicazioni per reperire anche campioni omaggio offerti dalle aziende. Semplice è anche il modello di business, che prevede una fee che il retailer retrocede a Babylist per ogni acquisto effettuato.
Babylist, tra fisico e digitale
La nascita del primo figlio è un’esperienza che, più di ogni altra, comporta cambiamenti importanti nelle persone che stanno per diventare madre e padre, ma anche nelle relazioni della coppia e nell’economia familiare, con impatti sensibili a livello emotivo per entrambi i coniugi. Con l’apertura del suo primo showroom, Babylist consolida ulteriormente il suo posizionamento di retailer partner ideale dei genitori alle prime armi e leader nel settore delle liste nascita. Lo showroom consente l’esperienzialità diretta dei prodotti, in questo settore spesso fondamentale per far concludere con soddisfazione il processo d’acquisto. Inoltre, è la conferma dell’importanza di strategie cross-canale in grado di valorizzare il meglio sia dei touch point digitali, sia di quelli fisici.