Ridurre i listini si può fare: l’iniziativa di Barilla e i commenti della gdo

I commenti a caldo da Marca sull'iniziativa di Barilla che da febbraio ridurrà il prezzo su molti prodotti, dalla pasta a Mulino Bianco e Pavesi

Una riduzione dei prezzi dal 7 al 13%, che, a partire da febbraio, riguarderà la maggior parte dell’assortimento della pasta, molti prodotti Mulino Bianco (biscotti, merendine, fette biscottate e i pani) e alcuni articoli del brand Pavesi (come le Gocciole): questa la dichiarazione di Barilla il giorno prima dell’apertura di Marca, durante la quale abbiamo chiesto ad alcuni manager di insegne della gdo, un commento ed eventuali effetti sullo scaffale.

“Si tratta di un’iniziativa molto positiva -ci ha detto Domenico Brisigotti, direttore generale di Coop Italia-: da mesi chiedevamo interventi sui listini: ci hanno sempre detto che non si potevano fare. Barilla, invece, ha dimostrato che si può e anzi auspichiamo che questo comportamento avvenga anche per altre aziende di marca”.

In linea con questa visione anche Giuseppe Cantone, direttore commerciale di Md: “Si tratta di una buona notizia, che permetterà alle insegne sul territorio di dare un segnale chiaro alla propria clientela, spero senza impatti sulla marginalità”.

Anche per Gabriele Nicotra, direttore generale di Decò Italia, si tratta di un’iniziativa interessante. “Lo è certo pe il consumatore. Certo avrà degli effetti a scaffale, che coinvolgeranno anche le mdd, compresa la nostra. Ma non abbiamo timori e risponderemo in maniera adeguata”.

“Il prodotto di marca industriale e le nostre linee a marchio hanno ruoli ben distinti -ha sottolineato Alessandra Corsi, direttrice marketing dell’offerta e mdd di Conad-: se ognuno riesce a interpretare al meglio il proprio ruoli, c’è spazio per tutti”.

Qualche criticità però va riconosciuta. “Parliamo di un marchio che in passato ci aveva già abituato a formule di questo impatto -ha chiarito Roberto Comolli, direttore generale di Food 5.0 Crai-: di certo, le marche stanno vivendo momenti di difficoltà, ma quello che bisogna capire è che il consumatore oggi meno è disposto a spendere più di quello che la marca è in grado di rilanciare”.

Per Lidl Italia, un'iniziativa come quella di Barilla "è un segnale incoraggiante vedere che anche l’industria di marca ha intrapreso una strada in linea con il nostro impegno di tutelare il potere d’acquisto delle famiglie. Un impegno partito già da diversi mesi che proseguirà anche nei prossimi perché è nel nostro dna di insegna vicina ai clienti, a tutto vantaggio del consumatore finale.

Cosa immaginare per il 2024? “Probabilmente assisteremo a fenomeni di riduzione dell’inflazione sempre più vicina allo zero se non deflazione, anche sotto la spinta di forti riduzioni di prezzo da parte di aziende leader -ha precisato Eugenio Morlacchi, direttore commerciale di C3-. Immagino, con ogni probabilità, che assisteremo a una certa stabilità degli accordi commerciali, con interventi chirurgici forzati a livello locale e non nazionale per stabilizzare la situazione”.

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