Végé e i suoi nuovi progetti per il futuro. Fra i quali, la business intelligence, il Club Végé 2030, la sostenibilità e la lotta allo spreco

Végé e i suoi nuovi progetti per il futuro. Fra i quali, la business intelligence, il Club Végé 2030, la sostenibilità e la lotta allo spreco. Oltre 800 top manager da tutta Italia, e i delegati di associazioni e società di riferimento nel largo consumo, come Federdistribuzione, NielsenIQ, Circana, Confindustria Intellect e Mediobanca, hanno seguito al Teatro Manzoni di Milano la presentazione dei nuovi piani commerciali e di marketing per il 2024. Organizzato interamente con l’apporto dell’intelligenza artificiale generativa (ChatGPT 4, Dall-E, Midjourney e Getimage.ai), l'incontro ha avuto come tema portante proprio l’innovazione e le possibilità di ottimizzare i processi aziendali nel contatto strategico con i consumatori, ma anche consolidare le relazioni con i partner dell’industria di marca attraverso la condivisione di conoscenze, informazioni e competenze.

Monitoraggio dei listini industriali

Il nuovo progetto di business intelligence a servizio delle imprese del Gruppo prevede il rafforzamento dell’area controllo gestione e l'automatizzazione/digitalizzazione dei processi aziendali, incluso il monitoraggio dei listini industriali. Nella ricerca di una maggiore qualità dell’offerta, Gruppo VéGé ha ribadito le ragioni alla base del mancato rinnovo del contratto di mandato con 219 imprese mandanti presenti a fine 2022: in pratica, spiega Giorgio Santambrogio, amministratore delegato di Gruppo Végé: "noi avevamo come società mandanti i gruppi Scudo, Comipro  e Improf: la somma dei soci di questi tre gruppi mandanti era di 219 ragioni sociali". La ragione di questa scelta è stata quella di uniformare i livelli di fatturato interni rendendoli più omogenei rispetto alle condizioni e alle dimensioni dei partner industriali. Gruppo Végé ha scelto di correre da solo nel 2024 in riferimento alla centrale Aicube che rimane come marchio. La ritrovata indipendenza si consolida nel progetto Club VéGé 2030, nato con l’obiettivo di riunire le imprese d’eccellenza, con imprenditori pronti a investire sul territorio: solo nel 2024 sono previste 78 nuovi punti di vendita, tra i quali 5 ipermercati e 60 supermercati.

Lato consumatori, resta immutato il focus sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, capace di mettere al centro le persone e i loro bisogni. Le iniziative continueranno all’insegna della sostenibilità nutrizionale e alla lotta allo spreco alimentare con il coinvolgimento della clientela e il rinnovo dei progetti di sostegno alle scuole e alle associazioni sportive dilettantistiche. Per il secondo aspetto, continua la partnership con Decathlon.

La credibilità e il mantenimento delle nostre promesse agli imprenditori del Gruppo, ma soprattutto ai consumatori, nell’attuale complesso contesto macro e micro economico, sono alla base del prossimo futuro di VéGé -dichiara il presidente del gruppo distributivo, Giovanni Arena-. Naturalmente queste premesse saranno valide se riusciremo a trasmetterle anche alle nuove generazioni: attraverso istituti come VéGé Academy, l’obiettivo è quello di formare i manager di domani, in grado di essere autorevoli agli occhi della business community e accrescere quindi la capacità di servizio verso gli 8,9 milioni di famiglie che settimanalmente entrano nei nostri punti di vendita ricercando qualità e convenienza”. 

Végé vuole raggiungere un traguardo ambizioso

“Il nuovo corso di Gruppo VéGé, sempre più smart e tecnologico, porta alla piena concretezza gli obiettivi che il gruppo si è sempre posto, come laboratorio di innovazione e sperimentazione -aggiunge Giorgio Santambrogio, amministratore delegato di Gruppo VéGé-. Perfezionando la nostra capacità di seguire il consumatore con precisione nella sua customer journey, vogliamo raggiungere il traguardo chimera del calcolo del margine di contribuzione di cliente. Un obiettivo sicuramente ambizioso, ma che potrebbe rappresentare una nuova base di partenza, sicuramente più elevata, per soddisfare al 100% i bisogni dei clienti.   

Per VéGé, la relazione complementare tra marche del distributore e marchi industriali è fondamentale per concretizzare al meglio la ricerca di ottimizzazioni, sinergie ed efficienza -prosegue Edoardo Gamboni, direttore commerciale di Gruppo VéGé-. Mai come ora le stime ci indicano la perdita di un potere d’acquisto per le famiglie italiane. VéGé, da sempre, oltre a coltivare l’obiettivo di supermercati sicuri, affidabili ed attraenti, vuole assumere un posizionamento di competitività. L’incontro VéGé Autentico con l’industria di marca ha offerto l’occasione per un reale e costruttivo confronto sulle soluzioni da adottare nei prossimi mesi”.

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