Antitrust e centrali: la risposta di Coop

Non è vero che il rapporto industria-distribuzione è squilibrato a favore della seconda. Questa è la principale risposta di Coop (in foto Marco Pedroni, presidente di Coop Italia) all'apertura dell'istruttoria da parte dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) proprio su Centrale Italiana, centrale di primo livello leader in Italia per quota di mercato e sell-in.

Motivo dell'istruttoria
L'Agcm, nella riunione del 4 dicembre 2013, ha deciso di avviare un'istruttoria nei confronti della supercentrale (Centrale Italiana) e dei 5 gruppi distributivi che ne fanno parte (4 dei quali soci di Centrale Italiana): Coop, Despar, il Gigante (attraverso la controllata Gartico), Disco Verde e Sigma.
L'Agcm ha aperto l'istruttoria per verificare l'esistenza di una possibile intesa con potenziali effetti sia sui fornitori sia sui consumatori.
Fra gli obiettivi principali dell'istruttoria (che dovrà concludersi entro il 28 febbraio 2015) L'Agcm si prefigge di verificare se l'alleanza riduca la capacità di competere da parte di produttori efficienti, ma contrattualmente più deboli.

La risposta di Coop
In relazione all'avviamento di tale istruttoria su Centrale Italiana, la più importante struttura acquisti e marketing nella distribuzione italiana, e suoi associati, Coop Italia, che di Centrale Italiana è il socio più importante per giro d'affari e struttura distributiva, ha manifestato totale apertura e collaborazione ad approfondire tutti gli aspetti ritenuti rilevanti dall’Autorità.

Collaborazione
"Coop Italia - recita il comunicato - è più che disponibile a un confronto su ogni aspetto del lavoro della nostra Centrale di acquisto, sicura che confermerà l’assoluta correttezza di Centrale Italiana e dei suoi associati. Emergerà così il ruolo positivo svolto da Centrale Italiana nell’interesse dei consumatori ad assicurare la massima tutela del loro potere di acquisto".

Frammentazione del sistema
distributivo italiano

Nel suo comunicato Coop Italia sottolinea che "Centrale Italiana opera nei confronti della grande industria come strumento di riequilibrio del sistema di determinazione delle condizioni di acquisto e che rispetto ai grandi Paesi europei il sistema distributivo italiano è molto più frazionato, mentre il rapporto tra grande industria e distribuzione non è certo squilibrato a favore della distribuzione".

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