Brasile, al bando la carne non certificata

L'Associazione brasiliana dei supermercati (un organismo rappresentativo assimilabile a Federdistribuzione) ha firmato un accordo con la Procura Generale della Repubblica brasiliana nel quale si impegna a non commercializzare nei suoi oltre 2.800 punti di vendita la carne non tracciabile.
Obiettivo di questo impegno non è solo la garanzia della qualità per i consumatori, ma soprattutto la necessità di verificare la provenienza geografica del prodotto: al centro delle preoccupazione il deforestamento dell'Amazzonia (spariscono 4 ettari al minuto)  favorito, tra l'altro, prima dallo sfruttamento degli ecocarburanti, e più recentemente dagli allevamenti bovini.
Il Brasile è infatti il terzo produttore mondiale di carne bovina, e secondo alcune fonti questo settore sarebbe responsabile per il 60% dei danni provocati al più grande polmone verde del globo.

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