Conad Nord Ovest integra nei supermercati il carrello smart che riconosce i prodotti

Arriva a una nuova fase l'introduzione del carrello smart che ora si trova anche nel supermercato a Pistoia di Conad Nord Ovest

Ne avevamo parlato nel 2018 e toccato con mano nel 2020, durante Euroshop appena prima dello scoppio dell'emergenza Covid, e non a caso sembra un secolo fa, quando è stato presentato come prototipo che sarebbe stato integrato all’interno dei supermercati di Conad Nord Ovest. Superato poi il periodo pandemico è un po’ scomparso dai radar, ma solo perché ha iniziato in sordina un periodo pilota a marzo 2021 in un supermercato di Pisa, in cui è stato testato sul campo e via via migliorato, sia nell’hardware sia nella capacità di riconoscimento prodotti.

Il Genio nel carrello è il nome dato al progetto da Conad Nord Ovest, che ha integrato il carrello smart Daivi, sviluppato e prodotto dalla start up israeliana Tracxpoint. Il carrello è in grado di riconoscere gli articoli che si depositano (o addirittura lanciano!) al suo interno. Da novembre 2023 è presente nel supermercato di Pistoia una rastrelliera con 16 esemplari, disponibili per dare un nuovo livello di shopping experience e far evolvere il self scanning. Sì perché il carrello, grazie a 8 telecamere a bordo, più un hardware dedicato all’interno del tablet installato, che fa uso di intelligenza artificiale e computer vision, riesce a riconoscere i prodotti con una percentuale molto alta, circa il 95%.

Dopo il pilota di Pisa, e questo test sul campo a Pistoia, Conad Nord  Ovest ha in progetto un roll out entro il 2025 in 60 negozi della rete.

“Il carrello nella forma in cui lo vediamo noi oggi -dice Maurizio Barsacchi, direttore marketing, innovazione e organizzazione di Conad Nord Ovest-, è l’evoluzione che si è resa possibile proprio grazie alla capacità di integrare intelligenza artificiale e avere capacità di calcolo per farla funzionare su una scala molto piccola. Fino a qualche anno fa sarebbe stato impossibile anche solo immaginare di avere queste performance per elaborare localmente così tante informazioni, che non necessitano quindi di un robusto collegamento al cloud”.

La trasformazione digitale di Conad Nord Ovest

Genio è una delle attività alla base della trasformazione digitale che è in corso in Conad Nord Ovest, “è un progetto del quale siamo molto orgogliosi -dice Marco Brambilla, direttore generale di Conad Nord Ovest-, e si innesta in un processo di innovazione e di digitalizzazione dell’azienda che, iniziato oltre due anni fa, anche grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, ci ha permesso di raggiungere processi e modelli di funzionamento fino a qualche anno fa impensabili. Siamo partiti dal marketing circa due anni fa ma l’abbiamo estesa in tante funzioni aziendali. Abbiamo per esempio automatizzato il nostro magazzino di ortofrutta (qui trovate il video della nostra visita nel magazzino), nella lavorazione e stoccaggio dei prodotti, per arrivare fino al reparto commerciale. Molto importante è stata poi l’innovazione nel category management, abbiamo integrato tool di intelligenza artificiale che possano essere utili e più efficaci nelle scelte dei prodotti e nel pricing”. Quando si concluderà questo percorso di innovazione? “...Mai!”, conclude Brambilla. L’automazione è sempre più presente all’interno dei processi di miglioramento nelle organizzazioni, dagli uffici ai magazzini per arrivare alle superfici di vendita con gli “autonomous store” che iniziano a vedersi anche in Italia.

Ma la scelta di Conad Nord Ovest parte da presupposti diversi, anche economici. Questo carrello punta ad automatizzare la fase del self scanning, mantenendo una shopping experience rinnovata, ma quanto più simile a quella tradizionale. L’investimento per integrare una flotta di carrelli smart, con rastrelliera che consente la ricarica delle batterie durante la notte e un server in negozio è indiscutibilmente più bassa di quella necessaria all’installazione di un’infrastruttura fatta con telecamere, ne serve in media una ogni mq, oltre a scaffali con bilance che permettono a un negozio di diventare “autonomo”. Un investimento in media da 1.000 a 3.000 euro a mq a seconda della tecnologia scelta, al momento quindi pensabile solo per piccole superfici, non a caso il Conad Tuday di Verona (primo negozio autonomo in ambito grocery in Italia), è di 200 mq, questo di Pistoia è un tradizionale supermercato da 1.700 mq.

Tre tipologie di checkout

Il pagamento con il carrello può avvenire in tre modalità: oltre alla possibilità di passare dalla cassa tradizionale, ma con la possibilità di trovarsi in coda, il carrello è abilitato per essere utilizzato nell’area self di pagamento dove ci sono i totem, quindi funziona come la modalità del self scanning. La teza modalità “È l'altra grande novità della corsia Pass Pay -dice Barsacchi- nella quale possiamo offrire l'esperienza migliore ai nostri clienti. Chi è registrato sull’app e ha inserito una forma di pagamento digitale, transita con il carrello senza fermarsi. Deve solo attendere la stampa dello scontrino, dopodiché si apre il cancelletto e si può uscire senza quasi fermarsi”.

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