Ikea punta alla leadership nella low carbon society

Molti i dati illustrati da Ikea nella presentazione del suo rapporto di sostenibilità, alla Cascina Cuccagna di Milano via Muratori. Alcune cifre salienti le riportiamo sinteticamente di seguito.

Costante diminuzione rifiuti
Fra le informazioni chiave sottolineate da Lars Petersson, amministratore delegato di Ikea Italia, lo sviluppo della Sustainability Score Card, strumento di verifica ambientale dei prodotti basato su 11 voci e la sostituzione dei pallet di legno con pallet di cartone, in gran parte riciclato.
Dal 2007 al 2011 (anni finanziari, non solari) si è registrata una costante diminuzione dei rifiuti destinati a discarica (da 3.740 tonnellate a 1.906 nel 2011), e un aumento del riciclo o recupero energetico (21.976 tonnellate rispetto alle 19.537del 2007). Il tasso di "recovery" è oggi al 75% (nel 2006 era il 50%).

Carbon footprint
Per quanto riguarda la carbon footprint, i consumi energetici totali hanno registrato un aumento (da 116 nel 2010 a 120 GWh nel 2011) legato alle nuove aperture, ma anche alla ristrutturazione e ampliamento di alcuni punti di vendita, fra cui Carugate, il più grande Ikea d'Italia con 38.000 mq.
Oggi l'Italia è il 3° paese per Ikea in termini di produzione. Per valorizzare la produzione nazionale, ma anche la sostenibilità, diverse attività manifatturiere sono state riportate in Italia (dalla Cina e dalla Malesia) nell'ambito di iniziative mirate alla valorizzazione territoriale che hanno previsto, fra l'altro, la riconversione di un ex stabilimento nel Biellese che produrrà per Ikea di Collegno (To).

Innovazioni sul welfare aziendale

In Ikea Italia solo il 15% dei contratti dei 6.587 collaboratori è a tempo determinato. Il 68,5% sono occupati part-time, con una media di circa 24 ore a settimana. Il 57% dei collaboratori è formato da donne, così come il 40% dei manager. L'aumento delle ore dedicate alla formazione ha contribuito a ridurre gli infortuni sul lavoro del 7%.
Importanti le innovazioni contenute nel contratto integrativo aziendale:
- nuovo meccanismo del premio di partecipazione, modulabile sulle necessità delle unità locali;
- innovazioni nel sistema di welfare aziendale: possibilità di anticipare il TFR per studi propri o dei figli, 12 mesi in più di aspettativa per maternità, 6 mesi di aspettativa per cure salvavita.

Crescita dell'on-line

L'ambizione è sviluppare online il 5% del totale delle vendite entro il 2015 (10% entro il 2020). Già entro il 2012 sarà possibile acquistare online 5.400 prodotti: l'obiettivo al 2015 è raggiungere il 5% del totale vendite Italia. Oggi è già previsto l'express delivery in tutti i punti di vendita italiani (a pagamento: 69 euro). Ricordiamo che il 5% sembra poco, ma corrisponde al fatturato di un intero Ikea fisico (in media tra 82 e 86 milioni di euro all'anno).

Report sotenibilità Ikea Italia, le
cifre chiave

- 92%
il riciclo o recupero energetico, pari a 23.882 tonnellate di materiale

- 89%
l'energia elettrica da fonti rinnovabili (83% nel 2010)
- 43%
l'aumento di consegne dirette dai fornitori italiani ai negozi

- 13%
l'incidenza degli alimenti venduti in Ikea proveniente da agricoltura biologica
- 23%
il legno massiccio certificato a standard Fsc
- 100%
la tracciabilità del legname

- 24%
l'incidenza del cotone a standard Better Cotton Initiative (da piantagioni senza pesticidi)

- 68%
il coefficiente medio di riempimento dei camion Ikea per il trasporto su strada

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