Nuove regole al comune di Firenze per le medie superfici

Il Comune di Firenze, nei giorni scorsi, ha voluto dotarsi di un nuovo regolamento in tema di commercio, che per certi aspetti è un poco in controtendenza, con le linee guida con la legge regionale vigente (D.L. 201/2011). Anche se l'assessore alle attività produttive Sara Biagiotti, ha sottolineato come la delibera del nuovo piano del commercio in sede fissa -approvata dal consiglio comunale- sia un adeguamento ai contenuti della legge regionale sul commercio. Per altro
l'assessore regionale Cristina Scaletti in precedenza aveva affermato, che i comuni hanno la facoltà di decidere diversamente sulla norma delle medie superfici e che le disposizioni approvate, sono solo frutto delle proprie scelte.

Liberalizzazione verso i 2.500 mq
La legge comunale per Firenze parla delle medie superfici (fino a 2.500 mq) che diventano agibili all'interno della mura del centro storico. Di fatto viene abolito il limite di 400 mq imposto dalla precedente normativa. Si punta al riutilizzo di edifici a destinazione commerciale attualmente abbandonati o inutilizzati con un controllo da parte degli enti locali. Una modifica della Regione Toscana alla legge 1/2005 sul territorio
recentemente approvata dalla Giunta Regionale, prevede infatti che per le medie strutture superiori a 1.000 e 2.000 mq (anche in relazione alle dimensioni del Comune) la loro destinazione d'uso, venga attribuita solo dopo che la conferenza di pianificazione (Comune, Regione e Provincia) si sia espressa in termini di sostenibilità urbanistico ambientale e di impatto sulla rete esistente degli esercizi di vicinato e dei negozi storici.

Un nuovo strumento per il commercio di qualità

A parte le divergenze di interpretazione tra Comune e Regione, con questo nuovo regolamento, il Comune di Firenze, cerca di focalizzare la sua attenzione su alcuni fattori chiave, che vanno a caratterizzare il nuovo piano cittadino del commercio: valorizzazione della qualità e tipicità, lotta alla rendita, tutela del decoro nel centro storico e in particolare in Via Tornabuoni, attraverso nuove norme per il riutilizzo degli spazi commerciali lasciati vuoti e inutilizzati.

Tutela del centro storico e del tessuto commerciale
Aall'interno dell'area Unesco (l'interno della cerchia dei viali più l'Oltrarno) saranno adottate una serie di limitazioni e divieti (stop a: postazioni con distributori automatici, internet point, phone center, money transfert e change, pizzerie a taglio, fast food, self service e commercio all'ingrosso). Per Via Tornabuoni sono permesse solo attività di commercio non alimentare (moda di alta gamma, somministrazione e artigianato tradizionale e artistico, librerie, gallerie d'arte e caffè). Novità per il “consumo sul posto”, molti esercizi dovranno dotarsi di un servizio igienico di cortesia per la propria clientela. Un obbligo che si estende a tutto il territorio comunale.

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