#Retailinprimalinea. Chiusure domenicali: sì o no?

Non tutti i retailer hanno optato per la chiusura domenicale. Ecco le scelte di Esselunga, Coop, Conad, Despar, U2, Aldi, Lidl, Fresco Market

Il tema delle chiusure domenicali, ancora una volta, torna al centro del dibattito e non mette tutti d'accordo, anche in un periodo come quello attuale con restrizioni e direttive ministeriali che, volente o nolente, stanno costringendo i retailer a riorganizzarsi.

La scelta di chiudere i supermercati la domenica, a partire dal 22 marzo, è stata giustificata su più fronti: volontà di dare sostegno ai collaboratori soggetti a una mole di lavoro sempre più massiccia, necessità di approvvigionare e sanificare i punti di vendita e la constatazione che in fondo nei fine settimana di fatto l'affluenza diminuisce, con la domenica non più seconda giornata di incassi.

Dall'altro canto, c'è chi invece sottolinea come le chiusure facciano correre il rischio di file più lunghe pre e post domenicali che aumenterebbero i disagi e le possibilità di contagio.

Ad alimentare le motivazioni dei più scettici rispetto alle saracinesche abbassate la domenica anche il rallentamento della spesa: diminuiscono gli ingressi giornalieri e  aumenta lo scontrino medio.

Il coro dunque non è unanime e c'è chi suggerisce che le scelte debbano essere effettuate sulla base delle esigenze dei singoli territori, in accorda tra azienda e personale di vendita.

Il dibattito prosegue, ma intanto le insegne, che hanno in linea generale modificato gli orari di apertura settimanale sul territorio nazionale, si sono divise su questo fronte optando, in maggioranza, per la chiusura dei festivi. Ma con le dovute eccezioni.

Come rispondono i retailer

Esselunga comunica ai consumatori i nuovi orari in vigore fino a venerdì 3 aprile. "I nostri negozi cambiano orario -scrive l'insegna- saranno aperti da lunedì a sabato dalle 7.30 alle 20 e domenica dalle 8 alle 15". La catena rivolge un invito agli utenti a cui indirizza un messaggio specifico: "Esselunga è impegnata fin dal primo giorno a garantire il servizio alla clientela, grazie all’impegno straordinario dei suoi dipendenti, delle proprie produzioni e dell’apporto dei suoi quasi 2500 fornitori. In questo momento abbiamo bisogno della collaborazione di tutti voi". 
Crai ha optato per le chiusure domenicali. "I cedi -spiega l'azienda- hanno optato per la chiusura domenicale dei negozi per far riposare il personale di vendita".

 

Carrefour ha ridotto gli orari di apertura  di ipermercati, supermercati e negozi di prossimità  diretti,  dalle ore 8,30 alle ore 19 durante la settimana,  limitando l'apertura domenicale dalle 8,30 alle 15 dal 19 marzo fino al 29 marzo. "In questo modo continueremo a garantire sia la possibilità di accedere ai nostri negozi in fasce orarie che soddisfino le necessità dei cittadini, sia il bisogno di tutelare le esigenze di riposo dei nostri collaboratori impegnati in uno sforzo straordinario, ai quali verrà corrisposto, nei prossimi giorni, un premio economico a riconoscimento del loro prezioso contributo".

La decisione di Coop Italia di chiudere i punti di vendita domenica 22 e 29 marzo è stata dettata da due motivi: “Prima di tutto contribuiamo a limitare le presenze per strada diluendo gli acquisti delle famiglie durante i giorni feriali della settimana e impedendone la concentrazione durante la domenica. Contemporaneamente veniamo incontro alle necessità dei colleghi che operano nei punti di vendita e che tanto stanno facendo per garantire un servizio essenziale alle persone”.

Francesco Pugliese, Ad Conad, puntualizza: “Dato l'eccezionale momento e la volontà di agevolare l'applicazione delle indicazioni del Governo e delle regioni, Conad ha suggerito ai propri soci imprenditori di limitare l'apertura dei punti di vendita nelle prossime due settimane, dal lunedì al sabato fino alle ore 19".  Conad ha anche suggerito di prevedere per domenica 22 e domenica 29 marzo, in funzione delle eventuali necessità di servizio ai cittadini e in accordo con le Autorità locali, la chiusura dei punti di vendita.

In Sicilia Conad ha accolto l'invito decidendo la chiusura dei punti di vendita. “Avevamo preso questa decisione prima che arrivasse l’ordinanza regionale, in rispetto a tutti i nostri lavoratori che stanno facendo veramente un grande sforzo  in questi giorni. -spiega Vittorio Troia, direttore divisione Sicilia PAC2000A-. A tutti loro vogliamo dire grazie, perché stanno facendo un lavoro incredibile”.

Lidl ha ridimensionato in generale gli orari di apertura “nel rispetto delle esigenze della lidl milanocomunità e dei collaboratori”. A partire dal 19 marzo, infatti, i punti di vendita sono aperti dalle 8,30 alle 19 durante la settimana e dalle 8,30 alle 13 la domenica. Lidl spiega: “Per quanto riguarda la domenica, abbiamo scelto di prestare il necessario servizio alla comunità, che per diversi motivi non può recarsi a fare la spesa durante la settimana, limitandolo alla mattina, salvo ordinanze territoriali specifiche”.

Anche Aldi opta per la chiusura domenicale. “Vogliamo supportare ulteriormente i collaboratori dei negozi e della logistica permettendogli di trascorrere più tempo con i propri cari” spiega l'azienda. Gli store della rete mantengono l'orario di apertura settimanale 9-20 ad eccezione dei negozi di Bolzano, Merano e Brunico aperti da lunedì a sabato dalle 9 alle 19. Anche nel caso di Aldi la chiusura domenicale sarà valutata dopo il 29 marzo in base agli sviluppi dell'emergenza sanitaria Covid19.

Unes modifica gli orari di apertura dei suoi supermercati, consultabili sul sito dedicato dell'insegna nella sezione Punti vendita. Nelle strutture della rete i banchi serviti sono aperti da lunedì a domenica fino alle ore 14. “Questa scelta -spiega l'azienda- è dettata dal bisogno di sostenere le esigenze dei nostri collaboratori”.

Maiora, socio di Despar Italia per il Sud, ha scelto di mantenere chiusi i propri punti di vendita diretti la domenica. Secondo Despar: “La chiusura domenicale permetterà anche di presidiare al meglio i punti di vendita durante i giorni e gli orari di apertura, limitando il più possibile gli assembramenti, e renderà più agevole il ripristino delle scorte dal magazzino agli scaffali, per dare ai clienti un servizio migliore”.

Fresco Market (Gruppo Tuo) osserva gli orari di apertura, anche in questo caso consultabili negozio per negozio nel sito internet dell'insegna, 8,30-19 durante la settimana. In alcuni punti di vendita l'apertura è anticipata alle 8. Apertura prevista anche la domenica con due distinzioni: i negozi che prevedevano già la chiusura alle 13 mantengono questo orario mentre gli altri solitamente aperti più a lungo chiudono alle 15. "Osserveremo gli orari seguendo le indicazioni dei decreti in vigore -spiega l'insegna-. I nostri consumatori possono consultare il nostro sito web aggiornato costantemente".

Bennet (Gruppo VéGé) assicura l'apertura dei suoi punti di vendita Bennet anche nella giornata di sabato, mentre la domenica gli ipermercati chiuderanno alle ore 14 "salvo dirette prescrizioni da parte delle regioni come Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia che impongono una chiusura totale la domenica. Il servizio Bennetdrive rimane sempre attivo".

Donatella Prampolini, presidente di D.IT Distribuzione Italiana spiega: "La domenica teniamo chiusi quasi tutti i punti di vendita. Ovviamente i nostri soci sono imprenditori autonomi pertanto possono decidere in autonomia, ma avendo visto il comportamento dei consumatori nelle ultime due settimane, con drastico calo degli accessi nel week end, stanno quasi tutti decidendo per la chiusura. Scelta obbligata non solo dal forte assenteismo per rispetto dei protocolli preventivi di malattia di questi giorni, ma anche per rifornire i negozi in assenza di clienti e per sanificare gli ambienti".

 

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