Ucraina: continua il sostegno dei retailer. L’impegno di Conad

Conad con Mandarina Duck
Conad con Mandarina Duck
Varie insegne si stanno mobilitando per inviare un aiuto concreto all'Ucraina, al centro del conflitto con la Russia. Nuovi aggiornamenti da Fileni ed Econocom

Aggiornamento 21 giugno 2022

A distanza di mesi dall'inizio del conflitto, le diverse insegne, alimentari e non food, continuano il loro impegno  per inviare un aiuto concreto all'Ucraina. Le iniziative spaziano dalla raccolta fondi al sostegno per le operazioni umanitarie. In questo momento, i retailer sono concentrati nel raccontare quante risorse hanno raccolto e la destinazione dei fondi e di quanto inviato. Di seguito alcuni esempi.

Conad a sostegno della Croce Rossa Italiana

Per aiutare la Cri e le persone colpite dall’emergenza in Ucraina, Conad ha attivato una raccolta fondi che ha visto il contributo iniziale di 1,2 milioni di euro donati da Fondazione Conad Ets, e ha raggiunto la quota complessiva di 1,9 milioni di euro grazie al contributo dei clienti che, dal 19 marzo al 24 aprile, hanno donato un importo di 1 euro, o superiori, aggiungendolo alla spesa realizzata nei punti di vendita Conad. La campagna Sosteniamo la pace ha visto il contributo di tutte le cooperative associate a Conad, dei soci e dei collaboratori. L’intero importo è stato devoluto a Croce Rossa Italiana per sostenere l’emergenza Ucraina e finanziare le attività a supporto della popolazione colpita dal conflitto. “Il risultato è stato un messaggio di fiducia e solidarietà unito e partecipato: clienti, Cooperative, Soci, hanno agito tutti dalla stessa parte e insieme per sostenere la pace e accompagnare le persone colpite dal conflitto verso un futuro migliore” commenta Francesco Pugliese, Ad di Conad.

Il dono di Econocom e Fileni

Econocom Italia, player europeo che abilita la trasformazione digitale e tecnologica delle aziende attraverso il disegno e la fornitura di soluzioni in ambito ICT, e il Gruppo Fileni, azienda marchigiana specializzata nel settore delle proteine biologiche e primo produttore di carne al mondo ad ottenere la certificazione B Corp, hanno donato insieme 20 laptop per la Caritas Jesina, attiva nell’accoglienza dei profughi ucraini, che al momento sono circa 60. Nello specifico, questi laptop serviranno per supportare i ragazzi profughi nella dad e nei percorsi di formazione da remoto.
Ringrazio il Gruppo Fileni col quale abbiamo rinnovato un sodalizio e colto l’occasione per assistere la comunità ucraina, affiancando la promozione della trasformazione digitale a una nobile causa” afferma Alessio Lechiara, country manager Gruppo Econocom Italia.
In un contesto globale ancora scosso dalla pandemia e con i venti di guerra che accrescono le tensioni internazionali -spiega Massimo Fileni, vicepresidente del Gruppo Fileni- scegliere di proteggere le persone e dare risposte concrete a situazioni di disagio sociale ed economico, è per Fileni un imperativo categorico, un impegno assunto anche nel Manifesto di Sostenibilità pubblicato un anno fa, un impegno a promuovere scelte strategiche di valore condiviso per tutti".

L'assegno di Nova Coop

Gli oltre 5.000 dipendenti di Nova Coop e Nova Aeg hanno contribuito a questa causa permettendo a Nova Coop di donare 63.186 euro al Sermig, Re.te per lo sviluppo Onlus – Arsenale della Pace come contributo alla sua opera di aiuto alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra e di assistenza ai rifugiati giunti in Italia.
I contributi devoluti dai dipendenti Nova Coop sono stati a loro volta raddoppiati dalla cooperativa.
"Con questa iniziativa abbiamo voluto come Nova Coop metterci a disposizione della comunità per offrire un aiuto concreto alle persone colpite dal conflitto, nella convinzione che fosse importante in questa fase aiutare a tenere accesa l’attenzione su una guerra che non è poi così lontana e ci riguarda tutti -commenta Ernesto Dalle Rive, presidente Nova Coop-. I nostri dipendenti, i nostri soci e clienti con le loro sottoscrizioni hanno dimostrato di avere un grande cuore e siamo orgogliosi di averlo messo a disposizione del Sermig – Arsenale della Pace, con il quale in questa occasione è nata una bella collaborazione e opportunità di conoscenza reciproca".
Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, aggiunge: "In questi mesi siamo stati testimoni di un movimento di bene impressionante. La pace non si costruisce con degli slogan, ma con fatti di speranza e di giustizia. È quello che è avvenuto anche attraverso il contributo di Nova Coop e di tutti coloro che hanno donato".

Aldi "riempie il carrello"

L'insegna conferma la propria vicinanza e solidarietà per il popolo ucraino con l’iniziativa Riempi il tuo carrello per l’Ucraina, avviata lo scorso 14 marzo nei 140 negozi presenti sul territorio italiano. Aldi, in poco più di due mesi e grazie alla collaborazione dei consumatori,  oltre 120 pallet pari a circa 40 tonnellate di prodotti e alimenti a lunga conservazione, prodotti per l’infanzia e l’igiene. I carichi di prodotti food e non food donati sono stati raccolti nei centri logistici dell’azienda a Oppeano (Vr) e Landriano (Pv) e consegnati alla Protezione Civile presso il Comune di Verona, che ha coordinato l’iniziativa a livello logistico e provveduto, attraverso il proprio hub veronese, all’invio verso la popolazione Ucraina.

Dallo scoppio del conflitto, il nostro pensiero continua a essere rivolto ai milioni di cittadini ucraini che stanno affrontando una situazione ogni giorno più critica -afferma Michael Gscheidlinger, country managing director Italia di Aldi-. La raccolta ‘Riempi il tuo carrello per l’Ucraina’ ha fin da subito riscosso grande successo tra i nostri clienti, che non hanno esitato a dimostrare solidarietà e vicinanza attraverso la donazione di prodotti di prima necessità”. In generale, il Gruppo Aldi Sud ha risposto all’emergenza istituendo un fondo di solidarietà pari a circa 5 milioni di euro, da destinare alle organizzazioni umanitarie che operano in Ucraina e dintorni.

Magazzini Gabrielli a sostegno dei bambini

Per supportare i bambini colpiti dalla guerra in Ucraina, Magazzini Gabrielli, attivo con le insegne Oasi e Tigre, ha donato trentamila euro a Save the Children. “Come noto -dichiara Barbara Gabrielli, componente del cda e direttore della comunicazione di Magazzini Gabrielli-, Save the Children ha lanciato un appello per raccogliere fondi ed aiutare tre milioni e mezzo di bambini con le loro famiglie. Il dramma degli sfollati e dei rifugiati rischia di provocare una tragedia senza precedenti, ognuno di noi ha il dovere di intervenire per quanto possibile”.

L'impegno di Esselunga


Continua la collaborazione tra Esselunga e Croce Rossa, un legame che si aggiunge alle altre attività già intraprese dal retailer a sostegno delle popolazioni colpite dal conflitto. L’azienda sta inviando, anche attraverso propri tir e in collaborazione con diversi enti del territorio, derrate alimentari e prodotti di prima necessità quali pasta, olio, latte, riso, legumi, tonno, omogeneizzati, pannolini, tessile e prodotti per l’igiene personale.
Diverse, infine, le raccolte alimentari concesse a Onlus, parrocchie, enti no profit che, attraverso i negozi Esselunga e grazie alla generosità dei suoi clienti, hanno raccolto beni da distribuire alle famiglie colpite dal conflitto in arrivo e/o accolte in Italia.

Le azioni di Selex

Il gruppo ha lanciato coinvolto le sue insegne in tutta Italia nell'iniziativa Tutti per l’Ucraina che in poco più di 3 settimane è riuscita a devolvere a Medici senza Frontiere la somma di 730.000. La donazione sosterrà i bisogni medici e umanitari della popolazione in Ucraina, dei rifugiati in Polonia, Ungheria, Moldavia, Slovacchia, Bielorussia e Russia e nell’accoglienza delle persone in fuga in Italia. "Il nostro Gruppo ha la forza di una copertura territoriale non comune, e mettere le nostre insegne a servizio di coloro che stanno cercando di salvaguardare i diritti umani più elementari era un dovere civile ancorché morale" dichiara Alessandro Revello, presidente Selex.

Carrefour dona generi alimentari e vestiti

Sono partiti dal centro di distribuzione di Cameri, in provincia di Novara, tre bilici contenenti oltre 25 tonnellate di generi alimentari e beni di prima necessità per adulti e bambini, tra cui omogeneizzati, pannolini, biscotti, conserve e prodotti da forno a lunga conservazione, donati dall’azienda per rispondere alle impellenti necessità dei centri di accoglienza situati in Polonia. Inoltre, Carrefour Italia ha donato più di 200 chili di prodotti tessili a marchio, tra cui articoli di abbigliamento e intimo per donne e bambini e tessile casa (come pantofole, coperte, plaid, accappatoi), che in collaborazione con l’associazione Humana People to People verranno devoluti alla Fondazione Progetto Arca Onlus, attualmente attiva nel centro accoglienza di Siret, al confine tra Ucraina e Romania.

Continua, inoltre, la raccolta fondi a favore dei rifugiati in tutti i punti di vendita Carrefour sul territorio nazionale. I clienti possono donare direttamente alle casse un importo pari a 2, 6 o 10 euro (o più), interamente devoluto alla onlus Terre des Hommes, a supporto dei bambini colpiti dalla guerra. Anche i collaboratori Carrefour stanno dando il loro contributo, grazie ad una piattaforma online dedicata.

Come interviene Bennet

L'insegna offre ai propri clienti la possibilità di convertire i punti fedeltà Bennet Club in contributi economici per aiutare la popolazione ucraina colpita dalla guerra. L'iniziativa sarà attiva fino al 31 marzo, data di chiusura della raccolta punti Bennet 2021. I consumatori  potranno destinare 500 punti (equivalente di 5 euro) oppure 100 punti (equivalente di 1 euro) al sostegno del popolo ucraino. Per questa azione di solidarietà Bennet privilegia il canale dei banchi alimentari in linea con la collaborazione attiva già da anni con il Banco Alimentare Italia. Le somme raccolte verranno destinate ai Banchi locali dei paesi di confine, in particolare Romania, Moldavia e Polonia, per le primarie attività di assistenza alle famiglie dei rifugiati. “Ringraziamo ancora per la generosità dei nostri clienti, che continuano a dimostrarsi attenti e reattivi di fronte alle necessità dei più deboli” dichiara Adriano De Zordi, amministratore delegato di Bennet.

La raccolta fondi di Pam Panorama

L'insegna interviene attivando una raccolta fondi che coinvolgerà anche i consumatori i quali potranno effettuare una donazione libera alla cassa e Pam Panorama raddoppierà l’importo donato fino ad un massimo di 250 mila euro. Il ricavato verrà devoluto a Croce Rossa Italiana. L’iniziativa solidale, avviata il 24 marzo, terminerà il 30 aprile, e sarà valida nei 600 punti di vendita della rete presenti in Campania, Molise, Abruzzo, Lazio, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.  “Il dramma che sta vivendo il popolo ucraino ci riguarda da vicino -dichiara Dominga Fragassi, responsabile corporate Pam Panorama-. Essere vicini e presenti anche in territori distanti è uno dei nostri impegni più importati. La nostra insegna da sempre cerca di instaurare un rapporto di famigliarità con i propri clienti ed è proprio a loro che chiediamo un piccolo gesto solidale, che noi raddoppieremo, a favore di popolazioni che stanno vivendo momenti di così grande apprensione e difficoltà”.

L'iniziativa di Conad Nord Ovest

La cooperativa lancia una raccolta fondi Sosteniamo la pace, attiva fino al 24 aprile in tutti i suoi punti di vendita, per sostenere Croce Rossa Italiana. I clienti potranno partecipare alla raccolta fondi a favore di Croce Rossa Italiana devolvendo un contributo a partire da un euro alla cassa.
Essere a fianco delle persone significa agire concretamente non solo sul territorio ma anche oltre confine per supportarle nei momenti di difficoltà e in particolar modo in una situazione di emergenza umanitaria -spiega Ugo Baldi, amministratore delegato di Conad Nord Ovest-. Vicinanza e solidarietà sono valori per noi imprescindibili e che coltiviamo quotidianamente grazie all’aiuto concreto che soci e collaboratori offrono all’interno delle Comunità in cui operano. Con l’aiuto a Croce Rossa Italiana vogliamo sostenere il futuro di chi in questi giorni così drammatici un futuro non lo riesce a vedere”.

Le attività di Despar Italia

Il gruppo, per sostenere l'Ucraina, ha inviato al Centro Operativo Emergenze della Croce Rossa Italiana di Avezzano (Aq) beni alimentari di prima necessità. Questo aiuto di Despar Italia, parte di Spar International, rappresenta il primo di una serie di passi che il gruppo intende intraprendere nei confronti dell’emergenza che coinvolge il popolo ucraino. Despar fa proprio l’invito di Cri a donare per l’Emergenza Ucraina tramite la raccolta fondi dell’ente.

L'aiuto di Alì

Nei supermercati Alì (Selex) è stata avviata la raccolta fondi Emergenza in Ucraina,ali supermercati finalizzata all'acquisto di beni di prima necessità e al sostegno delle operazioni umanitarie portate avanti da Croce Rossa Italiana. L'insegna ha coinvolto i suoi 116 punti di vendita Alì e Alìper, ma anche l'app e Alìperme.it. La possibilità per i consumatori è di utilizzare 100 punti della carta fedeltà e di donare 1 euro a Croce Rossa Italiana, che l'azienda veneta raddoppia a 2 euro. Si può al tempo stesso fare una donazione libera alle casse dei negozi. Lo stesso meccanismo è stato utilizzato in passato anche per altre emergenze: dal terremoto di Amatrice del 2016 al Tornado che ha colpito i Comuni della Riviera del Brenta nel 2015.

"Abbiamo trovato in Croce Rossa Italiana il partner che ci farà da ponte per portare assistenza sanitaria e sociale sia nelle aree di confine nell’Ovest del Paese, aiutando le
centinaia di migliaia di persone in fuga, sia nelle aree del Paese attualmente sotto attacco militare -spiega Gianni Canella, vice presidente di Alì spa-. Ogni piccolo aiuto, in nome della solidarietà, farà la differenza per alleviare la sofferenza umana. E siamo certi che i
nostri clienti parteciperanno numerosi a questo accorato appello".

Le iniziative di Coop

Anche Coop ha messo in campo idee ed energie per sostenere il popolo ucraino avviando la campagna di raccolta fondi #coopforucraina. Si parte da uno stanziamento di 500.000 euro che tutte le cooperative di consumatori hanno già messo a disposizione, sul quale andranno a sommarsi le donazioni dei soci e dei consumatori che in questi giorni hanno chiesto l’attivazione di un canale per poter dare il proprio aiuto. Aperta anche la sottoscrizione ai dipendenti Coop che vorranno donare ore del proprio lavoro; in questo caso le cooperative si impegnano a raddoppiare i contributi così raccolti. La campagna è attiva già da oggi 4 marzo e si pone l’obiettivo di superare 1 milione di euro. Si può donare alle casse degli oltre 1100 punti vendita Coop o utilizzare la piattaforma eppela.com/coopforucraina o il conto corrente dedicato (IBAN – IT 36 H 02008 05364 000106357816). Il sostegno va all’Agenzia Onu per i Rifugiati-UNHCR, alla Comunità di Sant‘Egidio e a Medici Senza Frontiere, che già avevano collaborato alla campagna sui vaccini #coopforafrica, attive sul territorio ucraino. L’obiettivo è fornire assistenza sanitaria, kit di primo soccorso, cibo, vestiti e accoglienza al confine con l’Ucraina.
Non possiamo rimanere a guardare; i nostri stessi soci, da sempre solidali e attenti cittadini del mondo ci stanno chiedendo di aiutarli ad aiutare la popolazione ucraina -spiega Marco Pedroni, presidente Coop Italia e Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori)-. Abbiamo deciso un primo stanziamento che avvii gli aiuti, e poi vogliamo permettere ai soci e ai clienti di contribuire a loro volta”.

La campagna ha fino ad ora raggiunto la cifra di oltre 1,2 milione di euro grazie a oltre 81.000 donatori. Coop ora rilancia ad aprile la seconda fase di carattere più territoriale gestita dalle singole cooperative a favore delle locali associazioni di accoglienza.

L'iniziativa di VéGé

Ancora una volta, come in altre circostanze emergenziali, Gruppo VéGé e le imprese
associate hanno scelto di essere vicine nel modo più concreto possibile alle esigenze della
popolazione e delle organizzazioni impegnate sul campo a fornire soccorso e beni di prima
necessità -dichiara Giovanni Arena, presidente di Gruppo VéGé-. In centinaia di punti di vendita VéGé, in tutto il territorio italiano, inoltre nei prossimi giorni, partirà l’attività Raccolta alimentare per i profughi. Gruppo VéGé e tutti i suoi clienti hanno sempre dimostrato di essere vicino a chi ha bisogno. Continueranno a farlo”.
Dal 21 marzo, i clienti di Decò, Dodecà e SeBón potranno donare dai 2 ai 10 euro al termine della spesa, a sostegno dell'iniziativa umanitaria. Prosegue l’impegno solidale dell'azienda campana Multicedi: il gruppo è tra i promotori dell’iniziativa del Gruppo VéGé, che ha devoluto nei giorni scorsi 500.000 euro in aiuti umanitari per sostenere in loco la popolazione ucraina colpita dal dramma della guerra. Allo stesso tempo, le insegne retail di Multicedi sono state fra le prime in distribuzione a esibire sui social network il loro logo, appositamente rivisitato con i colori la bandiera della pace, per veicolare il messaggio solidale. Ora sono i clienti finali del Gruppo a entrare in gioco: dal 21 marzo, al termine della spesa nei supermercati Decò, Dodecà e SeBón, ogni cliente potrà donare la somma di 2, 5 o 10 euro, aggiungendola allo scontrino.
La raccolta fondi è destinata alla campagna #AllTogether4Ukraine promossa dalla FeBa
(Federazione Europea dei Banchi Alimentari) con due obiettivi: da una parte supportare il
Banco Alimentare dell’Ucraina e dei Paesi limitrofi, dall'altra dare linfa al progetto di medio periodo che vede impegnata sul territorio il Banco Alimentare Campania a sostegno delle famiglie italiane che hanno accolto e accoglieranno in casa loro i profughi – perlopiù,
donne e minori. Multicedi sosterrà questi progetti con una donazione di 100.000 euro.
Questa dolorosissima crisi internazionale ha aperto un fronte di solidarietà che ben
conosciamo e sul quale si concentra in questo momento la massima attenzione mediatica
- dichiara Claudio Messina, amministratore delegato Multicedi -. Tuttavia, la catena della solidarietà prosegue in modo sommerso anche a livello locale. Come azienda di
distribuzione fortemente legata al territorio, siamo chiamati a lasciare un segno ogni qual
volta agiamo, proprio per questo abbiamo voluto coinvolgere i nostri clienti in quest’azione
e siamo certi di riuscire a fare, tutti insieme, qualcosa di veramente notevole”.
Ringraziamo di cuore Multicedi, partner di Banco Alimentare per le numerose donazioni
che sempre destina alla nostra organizzazione – dichiara Roberto Tuorto, direttore del
Banco Alimentare Campania –. Abbiamo scelto, con raziocinio e lungimiranza, di
sostenere la campagna #AllTogether4Ukraine perché riteniamo sia la strada più
semplice ed immediata per rispondere ai bisogni di chi sta subendo questa guerra
assurda”.

L'impegno di Lidl

Il Gruppo Schwarz ritiene prioritario intervenire con rapidità coinvolgendo le proprie insegne commerciali Lidl e Kaufland e donando prodotti per un valore complessivo di 10 milioni di euro: alimenti a lunga conservazione, articoli per l'igiene, tessili e altri beni di prima necessità.

Il sostegno di D.IT - Distribuzione Italiana

Il gruppo ha coinvolto la propria rete di circa 1.000 punti di vendita Sigma e Sisa presenti in 15 regioni per sostenere Medici senza frontiere al quale devolve una quota del venduto dei prodotti a marchio per contribuire all’assistenza medica e agli aiuti umanitari per la popolazione ucraina vittima della guerra.

La raccolta fondi -sottolinea Donatella Prampolini Manzini, presidente D.IT- vuole essere prima di tutto portatrice di valori universali di pace e concordia tra i popoli, oltre che di azione concreta di aiuto alla popolazione ucraina. Sentiamo l’urgenza di fare la nostra parte perché il nostro agire è coerente con lo spirto di condivisione, solidarietà e comunità del mondo cooperativo. Nel contempo, auspichiamo che la diplomazia internazionale possa arrivare a una soluzione condivisa nel più breve tempo possibile”.

Coin sostiene Save the children

A supporto dei bambini e delle loro famiglie, Coin permette ai propri clienti di dare il loro contributo donando alle casse di tutti i punti di vendita dell’insegna anche solo 1 euro al fondo emergenze attivato da Save the Children.

L'aiuto di Ovs

Anche Ovs interviene per sostenere Save The Children e per fornire sostegno e aiuto concreto al popolo ucraino. L'insegna mette a disposizione un codice iban rivolgendosi ai propri clienti. Su questo sito tutte le informazioni utili.

Glovo avvia una raccolta

A partire da oggi, 7 marzo, e per un mese, i clienti Glovo potranno donare direttamente dall’app e sostenere la raccolta benefica di WeWorld destinata a fornire servizi di prima necessità a donne e bambini in Ucraina per far fronte all’emergenza umanitaria. Giorno 7 e 8 marzo inoltre per ogni mimosa acquistata su Glovo Express, Glovo donerà l’intero ricavato alla fondazione benefica. L’app di delivery ha attivato una sezione specifica Insieme a WeWorld per l'Ucraina dove gli utenti potranno donare servizi che vanno dal pasto caldo per singoli o famiglie fino al supporto psicologico per le persone in fuga dalla guerra.

Come risponde l'industria

Anche le aziende dell'industria rispondono. Sofidel, attiva nella produzione di carta tissue per uso igienico e domestico, ha deciso di donare i propri prodotti in alcuni dei paesi più direttamente impegnati nell’accoglienza ai profughi. L’iniziativa riguarda le società controllate Sofidel Hungary (associazione coinvolta: Nagycsaládosok Országos Egyesülete - Organizzazione Nazionale delle Famiglie), Sofidel Poland (associazioni coinvolte: Croce Rossa Polonia e Caritas Polonia) e Sofidel Romania (associazione coinvolta: Croce Rossa Romania) nei cui paesi stanno giungendo migliaia di civili in fuga dal conflitto.

L’ammontare complessivo della donazione equivale a circa 130mila rotoli di carta igienica.

Fronte comune di Konsumer, Gruppo Gros e Assotir

Raggiunto un accordo tra Konsumer Italia, Gros (Gruppo Romano
Supermercati) e Assotir per iniziare la raccolta di generi alimentari e farmaci
conservabili a sostegno dell’Ucraina. I punti di raccolta saranno posizionati all’interno dei supermercati del gruppo Gros e grazie ai volontari di Konsumer e Assotir saranno poi organizzati e trasportati in Polonia o Romania. Tutti i fine settimana, dal 19-20 marzo fino al 9-10 aprile sarà possibile contribuire alla causa nei supermercati aderenti. I beni raccolti saranno consegnati e distribuiti in Ucraina e ai profughi del conflitto,
grazie alla Diocesi Ortodossa Romena d’Italia.

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