P&G accoglie con favore il piano Destinazione Italia

“Un ulteriore passo verso una politica tesa a favorire la capacità di attrazione degli investimenti esteri nel nostro Paese -ha affermato Sami Kahale presidente e Ad di Procter & Gamble in
Italia e anche vicepresidente del Comitato Investitori Esteri di
Confindustria
(Cie)-. Crediamo che una politica attenta alla competitività delle imprese e più aperta agli investimenti esteri possa costituire un importante stimolo per la ripresa economica e un requisito importante per le aziende siano esse italiane che internazionali".

Il Cie ha creato consapevolezza
Kahale ha poi sottolineato l'importanza del contributo del Comitato: "Il lavoro del Cie ha contribuito a creare una maggiore consapevolezza circa l'importanza degli investimenti esteri per la crescita economica del Paese. Continueremo a fornire alle Istituzioni il nostro contributo di esperienze, idee e proposte. Siamo fiduciosi che il programma di riforme presentato si tramuti rapidamente in concrete norme attuative".

Le aziende a capitale estero muovono 500 miliardi
"Le aziende a capitale estero rappresentano già oggi una presenza importante per l'industria del nostro Paese, con circa 500 miliardi di fatturato aggregato e 3 milioni di addetti. Eppure il nostro Paese non riesce ad attirare investimenti in linea con il potenziale del nostro Paese, con appena il 1,6% dello stock globale ed in misura decisamente inferiore ad altri Paesi europei."

L'esempio Proceter & Gamble
In Italia il Gruppo Procter & Gamble è presente dal 1956 con due gli stabilimenti che testimoniano la presenza produttiva: lo stabilimento di Pomezia, aperto nel 1963 nelle immediate vicinanze di Roma, che produce principalmente detersivi, seguito da quello di Gattatico in provincia di Reggio Emilia, per i prodotti per la pulizia della casa. Inoltre, fanno parte della joint-venture Fater l'impianto di Campochiaro, in provincia di Campobasso, specializzato nelle candeggine, e quello di Pescara, per la produzione di pannolini per bambini e prodotti per l'igiene femminile e, come parte della joint venture Fameccanica, lo stabilimento di Pescara per la produzione di macchinari industriali. Impiega circa 3.200 persone e commercializza oltre 40 marchi.

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