Amazon punta sui department store

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Il leader mondiale delle vendite online si prepara a un nuovo cambio di rotta nel retail fisico. L’obiettivo è crescere nell’abbigliamento e negli articoli per la casa con una rete di vendita

Non c’entra l’addio di Jeff Bezos alla guida operativa, né si può parlare di un cambio di rotta improvviso. La decisione di Amazon di puntare sui negozi fisici è perfettamente in linea con il profilo di un’azienda che sin dall’inizio ha saputo fare della capacità di adattarsi ai continui mutamenti della domanda il suo tratto caratteristico.

Secondo quanto pubblicato con grande risalto dai media statunitense, il gigante delle vendite online sta lavorando all’apertura di nuovi negozi fisici con l’obiettivo di rafforzare le sue quote di mercato in settori come l’abbigliamento, gli articoli per la casa e l’elettronica.

 

Punti di vendita e assortimento

Il Wall Street Journal segnala che l’obiettivo è puntare su punti di vendita di circa 2.800 metri quadrati, più piccoli della maggior parte dei grandi magazzini (che solitamente occupano oltre 9mila metri quadrati) e più in linea con quelli delle dimensioni di Kohl’s e TJ Maxx.
In termini di assortimento, il fil rouge prevederà di puntare sui grandi marchi.

Scelte strategiche

Dopo che per anni ha sottratto quote di mercato alle catene tradizionali puntando sulla velocità e i costi ridotti dell’online, tanto da arrivare di recente a superare Walmart come il più grande venditore al dettaglio al mondo al di fuori della Cina, ora Amazon li sfida sul loro terreno. Un passo in questo senso la società lo aveva già fatto negli anni scorsi, anche se in piccolo, acquistando Whole Foods Market e aprendo librerie fisiche Amazon Books, negozi di alimentari a marchio Amazon e minimarket senza cassa.

Ora una nuova mossa in grande stile, con la sensazione che l’obiettivo sarà di integrare i vari canali, con quello fisico utile a far crescere la visibilità e consentire ai consumatori di provare i vestiti. Anche se proprio l’abbigliamento, da tempo in difficoltà per la crescente concorrenza che ha fatto calare sensibilmente i margini, è tra i comparti in maggiore difficoltà dopo che la pandemia ha fatto crollare gli acquisti. Tanto che grandi nomi come JC Penney, Lord & Taylor e Neiman Marcus hanno dichiarato bancarotta nei mesi scorsi. Resta grande la curiosità in merito alla ventata di novità che saprà portare Amazon.

 

Commenti

Secondo Eddie Capel, Ceo di Manhattan Associates, azienda tecnologica leader nei software per la gestione della supply chain e del commercio omnicanale, questa mossa di Amazon conferma l’importanza per i retailer di logiche di omnicanalità allo scopo di offrire una migliore customer experience alla propria clientela. 

“Fino ad ora, i retailer bricks and mortar affermati hanno avuto come principale difesa contro Amazon la loro presenza nei negozi locali. Una volta che questo ‘fossato’ è stato violato, difendere il ‘fortino’ diventa molto più impegnativo. Cerchiamo di essere chiari-continua il manager-: Amazon è molto bravo in quello che fa e portando un approccio digital first al retail bricks and mortar offrirà certamente nuove opzioni creative e tecnologiche al consumatore. Oltre all’acquisizione di Whole Foods e alla sua partnership con Kohls, questa mossa nell’ambito del retail fisico convalida quello che i negozi fisici sono un elemento vitale di un’esperienza di shopping OMNIchannel centrata sul consumatore. Per come la vediamo noi -conclude Capel-, l’annuncio di questa scelta strategica a favore di una rete fisica proprietaria rappresenta un’opportunità per tutti i retailer di raddoppiare e andare ‘all in’ sull’omnichannel. Per sopravvivere a questa prossima fase dell’evoluzione di Amazon i retailer dovrebbero preparare i propri sistemi e processi per un nuovo mercato che sarà dominato da quei marchi che sono in grado di offrire esperienze di acquisto personalizzate e senza soluzione di continuità simultaneamente attraverso i canali fisici e digitali.”

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