Confesercenti: torna a crescere il numero di negozi

Un piccolo segnale che lascia però ben sperare. A maggio e a giugno si è fermata l'emorragia di negozi, infatti nel bimestre vi sono state nel commercio al dettaglio 7.546 nuove aperture, 3.532 (+88%) in più rispetto al numero di iscrizioni registrato tra marzo e aprile. Un piccolo boom  che permette, per la prima volta dal 2012 - quando è iniziata l'emorragia di imprese del commercio al dettaglio - un'inversione di tendenza. Il saldo, tenendo conto delle chiusure intervenute nel frattempo, è di 1.422 imprese.


I numeri

Il dato emerge dalle rilevazioni condotte dall'Osservatorio Confesercenti. Lo studio dell'associazione presieduta da Marco Venturi (nella foto) sottolinea come le cessazioni siano diminuite solo del 12% rispetto al periodo marzo-aprile. Nel primo semestre 2013 complessivamente il bilancio resta negativo con un saldo di -11.328 imprese del settore. Un deficit pesante e difficile da recuperare: se il buon risultato del terzo bimestre dovesse essere confermato nelle prossime rilevazioni, ci vorrebbero 16 mesi per far tornare in attivo il saldo.


La geografia

La piccola ripresa del terzo bimestre è da addebitarsi soprattutto alle Regioni del nord Italia, che registrano un saldo positivo di 1.044 aziende, il 73% del totale. Ancora al palo Centro e Sud: nonostante anche in queste aree il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese nel commercio al dettaglio sia positivo, la variazione è ancora molto esigua: +218 per il centro, appena 160 aziende in più per le regioni del mezzogiorno. A determinare il ritardo di queste due aree dell'Italia sono le cessazioni, 1.991 al centro, 2.997 nel sud Italia), circa l'80% delle cancellazioni totali registrate in Italia nei due mesi considerati.

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