Nel 2022 Coop aveva annunciato un importante cambiamento della sua offerta, un'innovazione che ampliava la presenza dei prodotti a marchio del distributore nel suo assortimento. Come raccontato in questo articolo, l'obiettivo era di portare a circa 5.000 referenze mdd sugli scaffali dei propri punti di vendita: di questi, circa 3 mila del tutto inediti e 2 mila rivisitati nella formulazione o almeno nelle confezioni, suddivisi in 22 linee. A due anni di distanza, un'analisi dei Consumatori Coop, il magazine di Coop per i propri soci, traccia un primo bilancio sottolineando anche le preferenze dei consumatori.
La mdd di Coop
Proviamo a sintetizzare, prima di tutto, alcune delle più recenti attività nell'ambito delle private label, mirate a potenziare la presenza della propria mdd in più categorie di prodotto. A giugno del 2023, c'è stato il lancio delle nuove linee beauty, Cosmecos e Chiringhuito, con oltre 100 proposte per potenziare l’offerta per la cura della persona e, nel febbraio del 2024, di quattro linee petfood, per intercettare le necessità di un settore in continua crescita, come quello del mondo degli animali, al quale Coop ha dedicato un'insegna Amici di casa Coop. A ciò si aggiunge un altro lancio significativo, incentrato sulla convenienza e sul potere di acquisto degli italiani: gli Spesotti, la linea conveniente di Coop composta da 300 prodotti in 75 categorie merceologiche. In occasione di Marca 2024, il direttore generale di Coop Italia Domenico Brisigotti, ha raccontato a Gdoweek l'andamento degli Spesotti, con risultati più che positivi e una quota di mercato del 32%. Tra le innovazioni in questo ambito, Coop annovera anche le insalate Fior d’insalata Fiorfiore, coltivate in Italia con l’agricoltura verticale in idroponica, senza terra e senza alcun prodotto chimico, e alcune referenze pensate nel rispetto per l'ambiente come per esempio i tovaglioli di carta Vivi verde che utilizzano la carta recuperata dai brik delle bevande. Tra le ulteriori novità in arrivo ci sono i formaggi e i salumi.
La convenienza rimane l'elemento chiave
Per capire l'importanza di un'operazione di questo tipo non vanno sottovalutati i numeri dell'inflazione che ha colpito l'Italia e che ha portato tanti retailer ad adeguare i propri assortimenti per andare incontro alle esigenze della clientela.
L'analisi dei Consumatori Coop sottolinea, infatti, alcuni effetti importanti. Nel primo trimestre di quest’anno, dice l’Ocse, gli stipendi erano più bassi del 6,9% rispetto al 2019. Il dato peggiore dell’Area euro. Ad aprile, l’Istat ha fatto sapere che l’inflazione generale era allo 0,6%, ma quella percepita dai consumatori, secondo l’Ufficio studi di Coop, era sopra al 12%. Un termometro che misura la preoccupazione di chi fa la spesa.
Sull'argomento interviene Maura Latini, presidente di Coop Italia, che dice: "Le difficoltà della domanda sono evidenti. La spesa è cambiata: si fa più di frequente, acquistando meno pezzi, con uno scontrino più basso e privilegiando, e prodotti più economici. Per rispondere a questi cambiamenti, abbiamo applicato quello che per Coop è un principio irrinunciabile: il cibo non è una merce ma un bene, che deve essere buono, sano e accessibile per tutti. Conveniente per chi lo compra, ma anche rispettoso dell’ambiente e remunerativo per chi lo produce".
I risultati
In uno scenario di questo tipo, Coop avanza a passo spedito, valutando i risultati a distanza di appena due anni dall'avvio di un vero e proprio cambiamento della propria mdd. "I primi risultati sono incoraggianti e positivi -aggiunge Maura Latini-. Oggi, nell’80% delle categorie merceologiche presenti alla Coop, i più venduti sono i prodotti a marchio: l’anno scorso il 95% dei soci e consumatori ne ha messo nel carrello almeno uno. Mentre nel 2023 il giro d’affari complessivo di Coop ha raggiunto i 16,4 miliardi (+2% rispetto al 2022), con i prodotti Coop che rappresentano il 40% dei volumi venduti e da soli hanno generato un fatturato di 4,5 miliardi l’anno". Interessanti anche i dati relativi al risparmio dei clienti: pare che lo scorso anno, acquistando i prodotti a marchio Coop, soci e consumatori abbiano goduto di risparmi per 1,2 miliardi di euro rispetto all’acquisto di omologhi prodotti di marca (200 milioni in più rispetto al 2021).
La quota attuale delle private label e le prossime sfide
Durante la presentazione del Rapporto Coop 2024 sui consumi italiani, lo scorso 10 settembre a Milano, Domenico Brisigotti ha precisato ulteriori aspetti relativi alle strategie di Coop rispetto all'andamento delle mdd: "Oggi la quota delle mdd Coop si attesta al 32% (2 punti in più rispetto al 2023), se riferita esclusivamente al mondo grocery, cifra che sale al 38-40% se si amplia il perimetro e si includono anche freschi e freschissimi. Siamo ormai alle fasi conclusive del processo di revisione e ammodernamento che abbiamo lanciato due anni fa. Un processo che, ci ha dato grandi soddisfazioni e che ora ci porta ad aprire nuove sfide, entrando in nuovi mercati”.