Experian: la criminalità organizzata dietro le frodi

obbligo Pos

L'attività fraudolenta  ai danni di banche e finanziarie in Italia fa un salto di qualità. Non tanto in termini quantitativi, visto che il  fenomeno rimane tutto sommato  circoscritto, quanto per l'interesse sempre maggiore dimostrato da parte di gruppi microcriminali organizzati. Secondo Experian, gruppo leader  nei servizi informativi per la prevenzione dei rischi di credito e di frode, le segnalazioni di tentativi di frode riconducibili a gruppi di persone che si organizzano a tal proposito è aumentato di circa il 40%, con un'incidenza di circa 40 casi sospetti ogni 10.000, in confronto ai 28 registrati nel corso del 2008. Questi tentativi di frode vedono più persone scambiarsi e condividere informazioni personali proprie o di terzi (come ad esempio documenti d'identità, conti bancari, indirizzi di residenza o recapiti telefonici), per richiedere finanziamenti poi in capo a terzi ignari o destinati a non essere mai più rimborsati.

Blocco delle truffe
Si tratta comunque di casi che possono essere rilevati e bloccati dai più avanzati sistemi antifrode, che segnalano efficacemente ogni anomalia nell'utilizzo di dati personali.
“Nel complesso il fenomeno delle frodi creditizie in Italia si conferma ancora contenuto e paragonabile a quanto accade negli altri paesi europei, con un'incidenza complessiva di richieste sospette largamente al di sotto del punto percentuale” commenta Cristina Iacob, Business Manager della Divisione Consumer Information di Experian. “Preoccupa però la crescente infiltrazione di bande organizzate di truffatori, che spesso operano attraverso furti d'identità di ignari cittadini. Experian ha investito moltissimo proprio nella prevenzione di questo tipo di frodi, e con Detect ha messo a punto una soluzione in grado di segnalare efficacemente comportamenti sospetti”

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